Un nuovo polmone verde a Formigosa

MANTOVA E’ stato inaugurato sabato 29 giugno il bosco urbano di Formigosa, 7.000 nuovi alberi che costituiranno un polmone verde per il quartiere e per l’intera città.
Il primo ritrovo è stato nella sede del Wwf in strada Formigosa, dove il sindaco Mattia Palazzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, il presidente del Parco del Mincio Maurizio Pellizzer e l’esponente del Consorzio Agrario Lombardo Carlo Alberto Malatesta e i rappresentanti del Wwf hanno spiegato l’intervento di rimboschimento nell’area. Poi, il gruppo delle autorità, guidate da Dino Stermieri, si è spostato per vedere le nuove piante messe a dimora.
Il bosco si sviluppa sia sul lato di Formigosa che sulla sponda del Lago Inferiore tra il Campo Canoa e la Ies. Si tratta di specie autoctone tipiche dei boschi di pianura per un investimento complessivo di circa 450 mila euro.
L’intervento è stato realizzato attraverso un finanziamento della Regione Lombardia sul bando “Infrastrutture verdi per l’incremento della naturalità” e il cofinanziamento del Comune di Mantova e del Consorzio Agrario Lombardo.
I filari e le siepi sono stati collocati nell’area di proprietà comunale sulla riva sinistra del Lago Inferiore e vicino a Formigosa, dove sono state acquisite nuove aree agricole in fregio al canale Fissero Tartaro.
A Formigosa è stata completata una zona boscata già esistente tra la chiesa, il cimitero e il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco, in un terreno agricolo inutilizzato che ha accolto aceri, carpini, cerri, ciliegi selvatici, frassini, olmi, ontani, pioppi, salici bianchi e tigli selvatici, oltre ad arbusti come biancospino, nocciolo, rosa canina, salice grigio, sambuco, sanguinella e ligustro. Sono stati anche eseguiti interventi mirati alla gestione naturalistica dei lembi di canneto.
Sul Lago Inferiore, partendo dal Campo Canoa, la nuova vegetazione è costituita da Farnie, Aceri campestri e Frassini ossifilli che hanno preso il posto di vecchi filari di pioppi che si trovavano in condizioni ormai precarie.