PORTO MANTOVANO – Degrado e polemiche nel Parco Ca’ Rossa di Porto Mantovano, nuovamente preso di mira da giovani vandali che non mostrano il minimo rispetto per le cose pubbliche. E con esso è stata sfregiata anche l’area pensata per bambini con disabilità, azione che ha comprensibilmente amareggiato la comunità locale. Gli ultimi fatti pare risalgano all’altro giorno, quando alcuni genitori hanno contattato il nostro giornale per segnalare la presenza di nuove scritte fatte con bombolette spray e disegni particolarmente volgari. Due piuttosto eloquenti. realizzati a bomboletta color nero che raffiguravano l’organo riproduttore maschile e che sono stati “denunciati” anche sui social. Gli incivili, che fino ad oggi l’hanno sempre fatta franca, hanno dato un ulteriore segno della loro stupidità sparpagliando le immondizie dei cestini sul prato. «Mi domando: è mai possibile che questi gruppi di ragazzotti, sui cui mi riservo di non aggiungere altro per ragioni che probabilmente immaginerete, si possano permettere di entrare nei giardinetti dedicati ai bambini e compiere atti così deprecabili?». L’elenco degli episodi di incuria e vandalismo causati da giovanissimi, che spesso formano vere e proprie gang, è piuttosto lungo e non circoscritto alla sola Porto Mantovano. Forse per noia, o forse per fare “bravate” – termine probabilmente improprio per definire quelle che invece sono vere e proprie angherie – questi individui utilizzano i giochi per bambini arrivando perfino a romperli o danneggiarli, come testimoniano i recenti casi avvenuti nel capoluogo piuttosto che in piccoli paesi come Villimpenta. Ecco perché sempre più Comuni sono costretti ad investire nella videosorveglianza, unico mezzo a supporto delle forze dell’ordine, insieme alla collaborazione dei cittadini, per tentare di risalire all’identità dei teppistelli ed eventualmente punirli. «Purtroppo episodi di questo genere, che condanniamo senza appelli, a Porto Mantovano hanno raggiunto punti di criticità come mai prima in passato – osserva il consigliere della Lega Marco Bastianini -. Per arginare questi fenomeni serve sicuramente l’implementazione della videosorveglianza e l’aggiornamento, in termini di funzionalità, di quella esistente. Qualche tempo fa questi gruppetti arrivarono addirittura a staccare e a distruggere una telecamera posta su un semaforo nelle vicinanze delle scuole di Sant’Antonio e ad apostrofare in malo modo alcuni genitori che li avevano ripresi mentre prendevano a calci le giostrine dei più piccoli. Fatti che non vanno sottovalutati, ma fronteggiati». In questo senso un “aiuto” può arrivare dai provvedimenti contenuti nella bozza del DL di contrasto al disagio giovanile e alla criminalità minorile, che fra le altre cose contempla il Daspo urbano e l’avviso orale del questore anche per i minorenni che abbiano compiuto 14 anni. È inconcepibile che balordi e baby gang abbiamo trasformato i luoghi destinati e bambini e famiglie in zone franche – commenta Salvatore Scalia, responsabile portuense di Fratelli d’Italia -. Bene più telecamere, ma per controbattere la microcriminalità è necessario un controllo più capillare del territorio: ecco perché bisogna sciogliere la convenzione in essere della Polizia locale con altri gli Comuni, affinchè i nostri agenti possano concentrarsi esclusivamente sul Porto Mantovano».
Matteo Vincenzi