SUZZARA – Prima ha chiesto a un addetto alla sicurezza di andargli a prendere un carrello all’esterno del supermercato per poter così fare la spesa e quindi, al diniego di questi, ha dato in escandescenza colpendo il vigilante con calci e pugni. Solo il provvidenziale intervento di un cliente ha permesso di bloccare l’esagitato, in evidente stato di alterazione alcolica (con tasso poi appurato di oltre 1,50 grammi per litro), trascinandolo a forza oltre l’uscita.
Protagonista dell’episodio violento, occorso l’altra sera a Suzzara, un 30enne cittadino tunisino in attesa di permesso di soggiorno, ufficialmente residente in paese ma di fatto domiciliato, con moglie italiana e figlia neonata, da qualche mese a Pomponesco. Erano infatti da poco passate le 19.30 di giovedì quando, all’interno dell’Eurospin di viale Europa, è scattato l’allarme ai carabinieri. L’uomo infatti, dopo essere stato sbattuto fuori a fatica dal market, con la cassiera lesta a chiudere le porte d’ingresso, non pago di aver seminato il panico ha così estratto da uno zainetto un coltello e brandita l’arma bianca ha preso a minacciare i presenti nel frattempo barricatisi dentro il negozio. Sul posto immediato l’intervento di una pattuglia del radiomobile di Gonzaga. Ma alla vista dei militari dell’Arma però, il giovane, anziché placarsi, ha proseguito oltremodo il proprio “show” dando testate contro la vetrina del punto vendita e a un cassonetto dell’immondizia in cemento e acciaio. A quel punto, immobilizzato e trasferito al comando di Gonzaga per l’identificazione, il 30enne ha incrementato il novero dei gesti autolesionistici, tentanto di ingoiare brandelli del materasso della cella di sicurezza nonché, strappatosi l’elastico dei boxer, cercando altresì di soffocarsi, per poi scagliarsi pure contro i militari aggredendoli. Arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale è infine comparso ieri in tribunale per la convalida dell’arresto – con contestuale applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero ai carabinieri di Viadana – da parte del giudice Maria Silvia Siniscalchi, e quindi rimesso in libertà in attesa del processo a lui instaurato. Nell’udienza del prossimo 5 dicembre l’imputato, difeso d’ufficio dall’avvocato Fabio Madella, sarà quindi chiamato a difendersi oltre che dall’accusa costatagli le manette anche da quelle di lesioni, minacce e porto abusivo di armi.