Giovedì flop: “vasche” (vuote) e la città cerca le nuove formule

MANTOVA Tempeste di post sui social: il giovedì “by night” non ha funzionato. La concomitanza dei “Mangiari” sul lungolago ha finito per drenare il pubblico dei frequentatori del centro storico, sicché in pochissimi hanno finito per passeggiare e consumare nei negozi (circa una quarantina) che hanno tenuto aperto sin dopo le 20 in adesione al progetto dell’amministrazione, concordato con le associazioni di categoria, per tenere alzate le saracinesche. Una pietra tombale sul progetto “vasche in città” è dunque fallito?
Non è detta l’ultima parola. Per Mattia Pedrazzoli della Confcommercio il flop è stato evidente, ma è difficile responsabilizzare un soggetto in particolare. «Forse sarebbe bastato posticipare l’inaugurazione dei Mangiari dopo le 21 – commenta, dopo avere battagliato sui social con una estesa platea di negozianti ed esercenti –. Però dividiamo le responsabilità: un po’ si potrebbe chiamare in causa l’amministrazione, ma un po’ anche noi tutti dobbiamo fare la nostra parte rendendoci appetibili sui social, condividendo pagine ed eventi. Le associazioni di categoria non parlano mai tra loro, e questo non va bene».
Insomma, servono “sinergie” tra i soggetti chiamati in causa, asserisce Pedrazzoli, e con lui anche un altro esercente in vista del centro, Marco Gialdi. «Ci lavoriamo da anni», dicono. Senza risparmiare qualche stilettata anche alle forze politiche non governative: «Anche le opposizioni sono sempre pronte a criticare ma mai che dicano che i commercianti vanno aiutati non solo una sera, attaccando l’amministrazione per partito preso – puntualizza Pedrazzoli –. Tutti dovrebbero aiutare per rendere la città più appetibile. Questo prodotto delle “vasche in città” ha tempo tre mesi per essere pompato, dunque facciamolo tutti insieme».
Il giovedì “by night”, è il tema, e va inserito nel contesto di un evento di richiamo. La prossima occasione in luglio sarà il concerto di Sigur Ros il 13 luglio. «Tutti pompino sui social e sfruttino questa occasione», rimarca Pedrazzoli.
Lo stesso invito arriva dall’assessore al commercio Iacopo Rebecchi. «I “Mangiari” sono un’organizzazione autonoma che opera in città da 12 anni e il Comune non c’entra col loro calendario. È stata una concomitanza ma imprevedibile la sovrapposizione di date, peraltro comunicataci all’ultimo momento. Ma non sono i Mangiari il problema. Se tutti con ottimismo e volontà ci impegniamo a promuovere queste iniziative di rivitalizzazione del centro, si avrà la marcia in più per andare tutti nella stessa direzione. Autocriticarsi pubblicamente è inutile e controproducente. Invito all’ottimismo. Ed è inutile mettere imprenditori contro imprenditori. Lavoriamo insieme e miglioriamoci», conclude Rebecchi.