MANTOVA Diretto da Vito Palmieri, interpretato da un’intensa Marianna Fiontana, La Seconda Vita affronta l’urgente tema del reintegro sociale dopo un’esperienza di detenzione ed è stato realizzato con il coinvolgimento della Casa Circondariale Dozza – Rocco d’Amato di Bologna e della Casa di Reclusione di Volterra. Ciò ha permesso l’inclusione di persone in stato detentivo e di mediatori penali nella lavorazione dell’opera e quindi nella sua diffusione, per promuovere la giustizia riparativa come visione alternativa e complementare a sostenere una vera ed efficace inclusione sociale.
Il regista ha definito La seconda vita come: “un film che racconta un percorso interiore alla scoperta di sé e della propria anima”. Egli sceglie, infatti, di disseminare il racconto di flashback che svelano a poco a poco il passato di Anna e insieme punteggiano il senso di turbamento che la protagonista sta vivendo e cercando di superare.
La Seconda Vita è stato girato tra Toscana ed Emilia-Romagna: a Bologna, a Rimini e in particolar modo a Peccioli, piccolo comune in provincia di Pisa, che sta vivendo a propria volta una seconda vita grazie a una visione innovativa nel connubio tra creatività e sostenibilità ambientale: le “Presenze”, gigantesche statue che si stagliano nel paesaggio toscano, dialogano metaforicamente con la storia vissuta dalla protagonista.
L’appuntamento di mercoledì sera 10 aprile al Mignon di Mantova con inizio alle ore 21.00 consolida l’abitudine della piccola sala di via Benzoni di proporre un cinema indipendente alla presenza di giovani autori. Info e prenotazioni sul sito: www.cinemamignon.com