SAN GIORGIO BIGARELLO «Lo ripeto: il criterio di finanziamento per i Comuni che hanno effettuato la fusione fa parte della legge di stabilità 208 del 2015 che porta il nome dell’ex ministro del Pd Graziano Delrio , e non è stato cambiato da questo Governo. Il problema è che, per poter erogare questo finanziamento per intero, i soldi stanziati non bastano più, perché il numero dei Comuni che hanno attuato la fusione in nome dei “fondi facili” è aumentato, aspetto che i sindaci Beniamino Morselli e Barbara Chilesi avrebbero dovuto tenere conto». L’ex consigliere di opposizione di Bigarello, Massimo Pirrotta , torna a criticare l’amministrazione di San Giorgio Bigarello.
«Pertanto – continua il leghista – che gli esponenti locali del Pd usino, come propaganda per mascherare il loro fallimento, un taglio di fondi derivante da una disposizione fatta dagli stessi che ora “non ricordano più”, insulta l’intelligenza della gente». Pirrotta, infine, esprime nuovamente la sua amarezza nei confronti di quel 50% di cittadini che nel settembre del 2018 aveva disertato le urne. «Oggi sento molti bigarellesi affermare che se potessero tornare indietro andrebbero a votare per dire no all’incorporazione con San Giorgio. Purtroppo non si può, e i risultati li stiamo già pagando in termini di disservizi. Altri che erano favorevoli alla fusione si sono invece già pentiti – aggiunge il leghista -. Nei prossimi giorni valuteremo insieme al portavoce del Comitato No Fusione Enrico Michelini di organizzare un incontro pubblico per spiegare alla cittadinanza che dei fondi promessi dagli ex sindaci ne arriveranno meno della metà».
Matteo Vincenzi