MANTOVA Mercoledì 18 settembre torna al Museo Maca la rassegna Flash d’Arte, organizzata in collaborazione agli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, con un evento dedicato all’antico Egitto: “Per ogni lavoro da farsi nella necropoli” Le statuette ushabti della collezione Acerbi. La collezione Acerbi del Maca comprende 128 ushabti, appartenenti a personaggi vari: sovrani, sacerdoti e funzionari, vissuti tra la metà del II millennio a.C. e la fine del I millennio a.C. Con il termine ushabti si identificano particolari statuette funerarie, realizzate in materiale diversi, che gli Egizi collocarono nelle sepolture dal Medio Regno (2046-1794 a.C.) al Periodo Tolemaico (306-30 a.C.). Queste statuette rappresentano il defunto a cui sono dedicate e hanno quasi sempre sembianze mummiformi a imitazione del dio Osiride, signore dell’Oltretomba. Tali immagini sono legate al concetto di rinascita nell’aldilà, dove si riteneva che l’anima di ogni uomo e donna potesse continuare a vivere dopo la morte terrena del corpo, proprio come accaduto al dio. Le anime dovevano provvedere al proprio nutrimento tramite i lavori agricoli nell’aldilà, compiti che gli ushabti erano chiamati a svolgere in quanto immagini e sostituti del defunto. Questi si rianimavano grazie ai testi magici iscritti sul loro corpo, tra cui il più comune è il capitolo VI del Libro dei Morti, e utilizzavano gli attrezzi agricoli di cui erano dotati, perlopiù zappe e sacchi per contenere le sementi. Dopo la presentazione, il pubblico potrà recarsi in visita nella sezione egizia del museo e visitare gli ushabti “mantovani” che sfoggiano una nuova illuminazione. Infatti grazie ad un bando vinto dal Comune di Mantova, il Ministero del Turismo ha erogato le risorse per un miglioramento dell’illuminazione interna con testi di approfondimento e audio racconto scaricabili gratuitamente. Per prenotazioni 0376 367087 o Informazioni maca.museimantova.it