Il Rinascimento virgiliano trova casa all’interno del Castello di San Giorgio

MANTOVA Otto sale al piano terra del Castello di San Giorgio, spazi che diventano ora sede di un allestimento permanente, volto a valorizzare opere rinascimentali, di proprietà statale e civica, iniziativa possibile grazie alla convenzione tra Palazzo Ducale e Comune di Mantova attuata nel 2021, come spiegato dal vice sindaco Giovanni Buvoli. A illustrare gli ambienti che si aggiungono al percorso espositivo del Museo è stato ieri il direttore del Ducale Stefano L’Occaso, con il responsabile di progettazione Antonio Mazzeri e il Responsabile Unico di procedimento e coordinatrice dell’esecuzione del progetto Verena Frignani.

Una settantina le opere in rassegna, tra dipinti e sculture.
Molte di queste restaurate per l’occasione.
E il recupero dei materiali si è ampliato ad altre componenti architettoniche del Castello, con la sistemazione degli affreschi nel portico e del lapidario lì presente. Il tragitto di visita copre un’area temporale che va dal 1460 al 1524, anno nel quale Giulio Romano giunse in città. Attraverso i manufatti in mostra è possibile ripercorrere l’attività di vari artisti, da Domenico Morone, con il cui quadro si apre l’esposizione, a Francesco Bonsignori. Del fratello Girolamo Bonsignori è una delle tre opere di recente acquisizione da parte del Museo, L’adorazione dei Pastori. Gli altri due manufatti in questione sono la Crocifissione, attribuita a Bartolomeo Fancelli e il busto di Battista Spagnoli. Ma altri sono i lavori che è oggi possibile ammirare per la prima volta, recuperati dai depositi.
Con questa recente iniziativa, forse non l’ultima per i 2024, ai arriva all’allestimento di circa mille opere durante l’anno.

Nelle sale espositive si susseguono così i Trionfi di Cesare – naturalmente a sostituzione degli originali – la narrazione della statuaria mantovana e immagini di carattere sacro.
Fino a culminare nelle raffigurazioni di Giovan Battista Scultori. Collocati nelle stanze, databili tra Quattro e Cinquecento, nelle quali abitava il marchese Francesco II Gonzaga.

La nuova sezione farà parte del percorso di visita senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d’ingresso, ampliando così la proposta di visita con il cortile del Castello, i portici e le otto sale del piano terreno.

L’apertura al pubblico avverrà anche durante l’apertura straordinaria di oggi (dalle 18.40) fino alle 23.15 (ultimo ingresso 22.20).
Ilaria Perfetti