Cavriana Ha preso corpo nei giorni scorsi, con l’allestimento della prima squadra maschile che parteciperà al campionato di serie A open di tamburello, la nuova stagione agonistica della Cavrianese. L’obiettivo primario del sodalizio collinare è quello di puntare su atleti esperti del territorio e del mantovano nel suo complesso. Tutto questo per riuscire a instillare in ogni compagine allestita il fondamento del gruppo e la possibilità di allenarsi più volte insieme. «Il nostro intento per la prossima stagione – spiega il presidente Oscar Tondini – è quello di puntare su atleti che vivano il cammino che sarà da compiere facendo leva sull’attaccamento alla maglia e sul proposito di sentirsi protagonisti in un gruppo unito. Disponendo di sei atleti mantovani su sette, diventerà più agevole il lavoro collegiale del tecnico. Puntiamo quindi sulla territorialità per riuscire, nel campionato di serie A, a collocarci tra le prime cinque».
Nello specifico, la rosa della prima squadra maschile sarà affidata all’esperto Alessandro Nobis, che sino a quest’anno ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo, e prenderà il posto, come dt, del non confermato Quinto Lonardi. Il gruppo sarà composto dal riconfermato Riccardo Cattoi e dalle new entry Filippo Michelini, proveniente dal Ceresara, Lorenzo Tonon, Manuel Botturi, ex Arcene, Andrea Cimarosti, ex Dossena, Marco Ferri, dal Valgatara, e Andrea Marcazzan. Non hanno ottenuto la conferma, invece, Davide Gozzelino, Luca Marchidan e Filippo Martinetto, che sono approdati al Dossena, e Cristian Grigoli, che si è accasato al Solferino.
Il quadro della stagione 2025 si completa da un lato con la serie D maschile e dall’altro, sul versante femminile, saranno allestite le formazioni di serie A e B. Per quel che concerne il settore giovanile, tanto tra i ragazzi quanto tra le ragazze saranno create formazioni che andranno dai Pulcini alla Juniores.
«Con le prime squadre, sia maschile che femminile – sottolinea ancora Tondini – affronteremo solo la stagione open. Credo che l’indoor, infatti, sia una specialità che dovrebbe vivere di vita propria e che può avere una sua validità per l’attività giovanile che d’inverno non può gareggiare all’aperto».