MANTOVA Era il 15 ottobre quando sui social circolava un video di un gruppetto di ragazzi che se le
davano di santa ragione in Galleria Ferri. In particolare, uno di loro veniva colpito al capo
con alcuni calci. Il video diventava virale e nel giro di poche ore numerosi i commenti di
persone che invocavano pene severe nei confronti dei responsabili di quella vile
aggressione.
La Polizia Locale di Mantova, grazie alla radicata conoscenza di tutte le compagnie giovanili
che gravitano in centro storico ed alla costante presenza degli agenti di viale Fiume, in
particolare in piazza 80 Fanteria e corso della Libertà, riusciva ad individuare tutti i ragazzi
che, a vario titolo, avevano partecipato alla rissa.
Un’attenta analisi dei filmati circolati sui social network e di quelli di tutte le telecamere
installate in zona, permetteva agli agenti del Gruppo Operativo di individuare sette persone,
sei dei quali minorenni, molti di loro già conosciuti dagli agenti.
Le informazioni acquisite in fase d’indagine e l’analisi del fenomeno sembrano escludere un
regolamento di conti tra due gruppi rivali, allo stesso modo, per il caso in questione, in viale
Fiume preferiscono evitare di parlare di BABY GANG ma, piuttosto, di un branco che,
soltanto occasionalmente, si riunisce senza uno scopo preciso ed agisce senza la presenza
di un leader.
Un ragazzo, infatti, si sarebbe scagliato all’improvviso contro un altro, senza motivo
apparente, poi la cosa sarebbe degenerata tra i giovani, diventando velocemente una rissa,
così come evidente dai filmati circolati.
Ora il fascicolo, per quanto riguarda i minorenni, è in mano alla Procura Minorile di Brescia,
mentre l’unico maggiorenne è stato deferito alla Procura della Repubblica di Mantova.
I minorenni hanno un’età compresa tra i 14 e 18 anni, mentre il maggiorenne ha 19 anni.
Ovviamente tutte le persone denunciate devono ritenersi innocenti fino alla conclusione del
giudizio.