GUIDIZZOLO La scuola “Edmondo De Amicis” di Guidizzolo verrà adeguata secondo la normativa antisismica e riqualificata energeticamente grazie all’aggiudicazione da parte del Comune del bando regionale dal quale arriveranno circa 600mila euro per l’importante intervento.
«Dopo aver ottenuto il fondo perduto dalla Regione per l’adeguamento sismico della scuola primaria di primo grado di Guidizzolo, finalmente andremo ad adeguare e riqualificare il plesso. Il 9 settembre terminerà il bando e apriremo le buste – afferma il sindaco Stefano Meneghelli -. I lavori inizieranno nell’estate del 2020, quando la scuola sarà chiusa. L’intero plesso risulterà così adeguato alla normativa antisismica».
Si tratta di un progetto che Meneghelli e la sua squadra hanno ereditato dalla passata amministrazione. L’intervento è stato quantificato per una cifra pari a 746mila e 921 euro e grazie all’aggiudicazione del bando stesso. Il Comune dovrà contrarre mutuo solo per 150mila euro, 55mila dei quali torneranno nelle casse guidizzolesi per la computazione del conto termico tramite Gse, la società individuata dall’ente statale per la persecuzione degli obiettivi ambientali in chiave di sostenibilità.
Il Comune di Guidizzolo è riuscito ad aggiudicarsi il bando perché ha elaborato la migliore offerta economica sul progetto che vuole realizzare. Un intervento che permetterà di avere un intero plesso a norma, visto che gli edifici che si trovano intorno alla porzione da adeguare, sono molto più recenti. Uno venne realizzato ancora nel 2003, mentre l’altro nel 2010. Aggiudicandosi il bando già in questo periodo dell’anno, l’amministrazione Meneghelli ha ora tempo per poter aprire il cantiere già la prossima estate.
«Adeguare la struttura significa che verranno fatti tutti gli interventi necessari per renderla antisismica – precisa Meneghelli -. Siamo contenti di aver vinto il bando. Quando ci siamo insediati a giugno del 2016 il Comune si era appena aggiudicato 220mila euro circa e avremmo dovuto trovare 500mila euro entro settembre, ma non sarebbe stato possibile. Abbiamo dovuto rinunciare all’epoca per ricandidarci ora all’apposito bando regionale e ottenere il finanziamento».