Giuseppe Inga Sigurtà, il conte castiglionese e il suo tesoro verde sul Mincio

VALEGGIO Intervista a Giuseppe Inga Sigurtà, un conte castiglionese proprietario di
uno dei tesori verdi più ammirati al mondo e che con un filo conduttore è legato a
Mantova con le acque del Mincio che bagnano la città dei Gonzaga e il paese dove
si trova il Parco Giardino Sigurtà, Valeggio sul Mincio.

Conte Sigurtà, come inizia la sua esperienza al Parco?
Mi sono sempre dedicato all’azienda di famiglia dai 6 anni di età: prima approcciandomi al lavoro
di biglietteria, per successivamente occuparmi alle attività di manutenzione del giardino, seguendo
anche la distribuzione del materiale pubblicitario, arrivando via via ad impegnarmi in prima
persona in tutti i settori dell’attività. Questa esperienza sul campo mi ha permesso di conoscere in
modo approfondito ogni ambito operativo del Parco, acquisendo competenze manageriali e nella
gestione delle strategie, dei budget e delle risorse umane.
Anno dopo anno, mi sono innamorato sempre più di questo luogo e nel tempo ho sviluppato una
sensibilità per l’ambiente, infatti nel 2000 ho scelto, quasi improvvisamente, di attuare una svolta
ecologica, forse la prima in questo senso e radicale: dapprima si visitava il Parco-Giardino con la
vettura per la cosiddetta auto-visita ovvero solo a bordo dell’automobile e nessuno poteva
percorrere il Giardino a piedi; dalla Pasqua 2000 ho fatto un test e ho provato a vietare l’uso
interno delle vetture introducendo invece le biciclette e i golf-cart elettrici per muoversi sulla
grande superficie del Parco. Questa prova nel tempo è risultata vincente.

Cosa significa gestire uno dei parchi più belli al mondo? Quante energie dedica a
questo parco?
Sicuramente richiede grande impegno, grande passione e grande dedizione: come detta il motto
della mia famiglia Laboravi Fidenter (ho lavorato con passione): senza amore per il proprio lavoro
non si raggiungono gli obiettivi. Io cerco di dedicare tutte le energie possibili a questo Parco, che
senza il supporto dei miei collaboratori sarebbe impossibile, ed è un impegno quotidiano: anche
quando sono a casa o nei momenti di relax comunque elaboro idee e strategie per rendere il Parco
Giardino sempre più bello agli occhi dei visitatori.
Aspetto vincente del Parco Sigurtà e che nel tempo è diventato punto di riferimento per la zona
del Lago di Garda e in Italia: grazie ai riconoscimenti che ottenuto, alle fioriture che sono sempre

più belle frutto di ricerca, studio e selezione come ad esempio Tulipanomania (nel 2022 è stata
premiata come miglior Festival di Tulipani al mondo, ndr); senza contare le novità che vengono
introdotte anno dopo anno sia livello di fioriture che a livello di eventi; spesso utilizziamo la
dicitura di un parco contenitore perché racchiude bellezza, eventi, ed è meta per gruppi, famiglie e
scuole.

La stagione 2024 sta procedendo bene: un bilancio
Abbiamo accolto in questi ultimi due mesi, nonostante il clima molto variabile, numerose scuole e
gruppi a primavera e anche i primi eventi del calendario, come la Caccia alle uova di Pasqua,
Buskers Park e la Giornata dei Bambini, hanno registrato un buon riscontro.
L’idea che premia e porta al risultato è creare sempre qualcosa di nuovo e appetibile per i
visitatori, avendo sempre cura ovviamente della Natura e facendo attenzione all’ambiente e alla
sostenibilità.

Ci sono dei progetti futuri?
Ci sono in cantiere dei progetti futuri e questo richiede molto impegno, studio e ricerca, ma non
vorrei svelare troppo per non rovinare la sorpresa… intanto posso dire che ci saranno delle
fioriture molto belle di canna indica e girasoli durante l’estate.

Qual è il suo fiore preferito?
Ho tanti fiori i preferiti amando la Natura e gestendo uno dei tesori verdi più apprezzati al mondo
(come il premio il Garden Tourism Award del 2023, ndr), tuttavia il mio fiore del cuore è il tulipano:
ho dedicato tantissime energie a rendere sempre più bella questa fioritura che è proprio un punto
di riferimento a livello nazionale e del sud Europa: in aprile con lo staff del Parco siamo stati in
visita al Parco Keukenhof perché questo famosissimo parco olandese ha esposto 100 aiuole
galleggianti che ho ideato di tulipani del nostro Giardino; negli anni poi ho partecipato a vari
summit a tema e sono membro dell’ordine mondiale dei tulipani, quindi ovviamente per me è un
fiore che rappresenta un grande significato e un modo per celebrare la Natura.

La difesa dell’ambiente è un aspetto primario e odierno, quali strategie ha messo e
mette in campo il Parco?

Negli ultimi anni sempre di più abbiamo posto grande attenzione all’ambiente: nel 2023 – 2024
abbiamo ottenuto la certificazione Imprendigreen, riconoscimento conferito da Confcommercio
alle imprese che si distinguono per i comportamenti virtuosi e le buone pratiche in chiave
sostenibile, inoltre, quasi tutti i mezzi di circolazione interni sono elettrici; nel settore botanico e
tecnico, il Parco adotta pratiche eco-sostenibili anche nella gestione dei rifiuti organici e tutti i
nostri materiali dei chioschi bar sono biodegradabili; abbiamo introdotto anche negli ultimi anni la
raccolta differenziata nei chioschi bar e abbiamo ideato per la stagione 2024 un nuovo percorso
didattico improntato sulle api amiche della biodiversità.

Qual è il suo luogo del cuore del Parco?

Sicuramente il Labirinto: frutto di un lavoro durato 6 anni, è un esempio di architettura vegetale e
di riqualificazione ambientale, poiché era un vecchio parcheggio. Ho realizzato il disegno del
labirinto, che ospita 1500 piante di Tasso su una superficie rettangolare di 2500 metri quadrati, al
centro del quale sorge una torre da cui ammirare le geometrie del Labirinto. Adrian Fisher, uno dei
più noti maze designer, lo definisce uno dei 5 labirinti più belli al mondo.

In uno scenario che sta cambiando, in un mondo che va sempre più veloce, quanto
pensa sia importante prendersi una pausa, magari a contatto con la Natura?
Una società così frenetica e in un mondo così veloce che vede l’affacciarsi di nuove tecnologie
come l’Intelligenza Artificiale, sicuramente ritagliarsi una pausa nel verde è salutare e
importantissimo: al Parco Sigurtà cerchiamo di regalare sempre un’esperienza, un’emozione e c’è
chi dice che uscendo dal Giardino si è ristorati nello spirito: abbiamo anche aderito al progetto
Garden Brain che, grazie a video realizzati al Parco, contribuisce a curare anche disturbi come
l’ansia, depressione o malattie mentali, quindi consiglio a tutti di prendersi una pausa nel verde,
anche solo per camminare e assaporare i profumi e i suoni della Natura.