MANTOVA Tra i luoghi ad accogliere la prossima edizione di Trame Sonore, con oltre 300 artisti dal 29 maggio al 2 giugno, torna dopo i lavori di manutenzione il Teatro Bibiena, si aggiunge il Museo Virgilio, esce piazza Santa Barbara: queste alcune delle anticipazioni ieri emerse durante la presentazione della manifestazione, incontro cui hanno preso parte nella sede della Pinacoteca di Brera l’assessore comunale Andrea Murari, il direttore di Fondazione Palazzo Te Stefano Baia Curioni, il direttore artistico di Oficina Ocm – che organizza e promuove l’attività – Carlo Fabiano e Alfredo Bruno della direzione artistica dell’Associazione.
Altre novità del festival la presenza come Special Guest di Ian Bostridge, mentre ormai storica è la partecipazione di Alexander Lonquich come Artist in Residence e quella di Alfred Brendel come Guest of Honor. Orchestra da Camera di Mantova è sempre presente come anima artistica e costante presenza della rassegna.
Altri ritorni eccellenti quelli di Ilya Gringolts, Enrico Bronzi, Nicolas Altstaedt, Marco Rizzi, Jennifer Stumm, Miriam Prandi, Giovanni Gnocchi, Andrea Lucchesini, Liza Ferschtman, Sergey Malov, Danusha Waskiewicz, Roberto Prosseda, Gemma Bertagnolli, Lawrence Power, Blagoj Nacoski, Maurizio Baglini, Silvia Chiesa.
Dodici le trame che compongono l’iniziativa, tra cui “C’è musica & musica”, ispirato dall’anniversario della nascita di Luciano Berio. Trame Sonore raccoglie la sua eredità artistica in un percorso d’ascolto che crea una comunione unica. Nella celebrazione del musicista s’incontrano pop, folk e classica; “Una rotonda per due” è un passo a due musicale, che nel cerchio perfetto di San Lorenzo crea la dimensione ideale all’incontro: artisti da ogni parte del mondo fanno duo, in un momento di intima connessione col pubblico; Šostakovic50, un tributo al genio cameristico di Mitja, a 50 anni dalla scomparsa. Alcuni degli ospiti più prestigiosi del festival si alternano tra sonate, trii, quartetti e musica vocale, in una lettura condivisa di una delle figure più significative e dibattute nel XX secolo, in omaggio al compositore russo.
Piena conferma per l’appuntamento che da sempre Trame Sonore Festival destina agli operatori del settore musicale: nel pomeriggio della giornata inaugurale nella Biblioteca Teresiana troverà spazio il convegno “Le società concertistiche ieri, oggi e domani”, curato da Filippo Cavazzoni, Angelo Foletto e Luisella Molina e realizzato in collaborazione con Istituto “Bruno Leoni”.
Gli incontri sono come d’uso distribuiti in vari contesti storici della città, diversamente fruiti dall’arte. Tra questi Palazzo Te, che emana un sorta di intonazione dell’urbe ogni anno con un diversa nota. Che in occasione del Cinquecentenario è un Do maggiore. Parola del direttore Baia Curioni.
Di cosa è fatta Trame sonore? Di una propensione all’innovazione, precisa Fabiano, che non può prescindere dalla qualità. E neppure dalla ricerca di nuovo pubblico. Quello che negli anni è cambiato e quello che si avvicina all’esperienza della musica da camera. Il compito è, come dell’arte tutta, produrre bellezza. La presentazione si è conclusa con un assaggio musicale di Cosimo Carovani.