Un percorso per l’anima: presentato l’accesso alla cupola di Sant’Andrea

Un viaggio tra arte, fede e storia, che culmina con una vista mozzafiato su Mantova, è il cuore del nuovo percorso di risalita alla cupola della basilica di Sant’Andrea, presentato ieri nella sala della Colonna della stessa basilica. Un’iniziativa straordinaria che, tra le attività proposte dalla Diocesi per il Giubileo 2025, si distingue come simbolo di valorizzazione culturale e spirituale per la città. L’inaugurazione è prevista per il 19 dicembre, al termine della celebrazione del precetto natalizio per le autorità civili e militari delle ore 10.30, presieduto dal vescovo di Mantova, Mons. Gianmarco Busca. «È un “percorso per l’anima” – ha detto Don Alberto Formigoni, vicario del vescovo –. Dal sangue della vita si sale verso il cielo». Il vicario ha evidenziato l’intenso intreccio di significati legati al percorso: dall’oscurità della cripta, che custodisce i Sacri Vasi contenenti la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, alla luce che inonda la maestosa cupola affrescata da Giorgio Anselmi. Una vera ascesa simbolica, che collega il terreno con il celeste. La gestione degli ingressi e dei servizi di accompagnamento sarà affidata alla società Kalatà s.r.l., già attiva in contesti analoghi, come la cupola del Santuario di Vicoforte. Dal punto di vista istituzionale, il progetto ha ricevuto grande entusiasmo. «È un momento storico per Mantova – ha dichiarato il vicesindaco Giovanni Buvoli –. Per la prima volta, i cittadini e i turisti avranno accesso a una prospettiva unica, finora riservata a pochi. Questo percorso è un tassello importante nel recupero di zone e patrimoni da anni inaccessibili, in una città che è un inno all’arte e alla natura». Carlo Bottani, presidente della Provincia, ha evidenziato il valore del progetto per l’intera comunità: «Questo percorso è un’occasione unica per rafforzare l’identità spirituale e culturale del territorio. Il Giubileo sarà il momento per spingere ancora oltre questa rinascita». Il progetto, finanziato dal Ministero della Cultura, dalla Fondazione Cariplo, dalla Regione Lombardia e dalla Conferenza Episcopale Italiana, è stato curato scientificamente dal Politecnico di Milano. Don Stefano Savoia, rettore della basilica e direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi, ha sottolineato l’importanza dell’apertura: « Mantova è stata riconosciuta dalla Santa Sede tappa significativa dei pellegrinaggi verso Roma, e la basilica ne è il cuore religioso e devozionale. La cripta sotterranea, dove sono custoditi i Sacri Vasi con la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo, diventerà un luogo di preghiera e contemplazione e sarà accessibile in modalità più ampie rispetto al passato. Poi, attraverso una delle quattro scale a chiocciola della basilica, i visitatori potranno raggiungere i 50 metri di altezza, ammirando da vicino gli affreschi del tamburo della cupola e accedendo alla parte esterna, con una vista unica su Mantova». Abb