Calcio Serie B – Filippo Piccoli: “Mantova cavallo vincente. Ma con questa viabilità non andiamo lontani”

MANTOVA I risultati della squadra, il mercato di gennaio, il futuro del Mantova, il nuovo ruolo da consigliere di Lega e tanto altro. È un Filippo Piccoli a 360 gradi, quello che è intervenuto ieri alla trasmissione Piazza Pallone, condotta da Andrea Giangiulio su Telemantova. Ma forse la frase più forte uscita dalla bocca di Piccoli è quella sullo stadio Martelli: «Non mi lamento dell’interno – precisa il presidente – , ma dell’esterno. Il problema è la viabilità. Non si può bloccare una città perchè arrivano 60 tifosi ospiti. O si risolve questa situazione oppure è difficile pensare a qualcosa di più della Serie B». La stoccata è stata lanciata. Agli enti preposti il compito di studiare una soluzione (peraltro non facile). Ma vediamo gli altri argomenti trattati da Piccoli.
I risultati sul campo – «Col Frosinone è arrivata una vittoria che aspettavamo. Siamo sempre stati sereni, però mancava il guizzo. Ce la siamo meritata, per tutto il percorso che stiamo compiendo. Siamo in credito a livello di episodi. Ci sono partite che ancora fatico a digerire: una su tutte, quella con la Samp. È stato un furto a mano armata».
Gli obiettivi – «Inizialmente volevamo andare in B in tre anni. Ce l’abbiamo fatta in uno e questo significa che le scelte, sia a livello societario che sportivo, sono state corrette. Sognare? Non costa nulla. Però lo ribadisco: il nostro unico obiettivo quest’anno è la salvezza. Anche all’ultimo minuto dell’ultima partita. È giusto essere chiari».
I momenti top del 2024 – «Tanti. A parte il giorno della promozione, mi viene in mente la vittoria di Sesto San Giovanni, su un campo in condizioni proibitive: lì ho capito che ce l’avremmo fatta. E poi il debutto in B a Reggio Emilia».
Il mercato di gennaio – «Ci ragioneremo dopo le prossime due partite. Posso dire che non mi sono mai tirato indietro e che anche stavolta faremo quel che c’è da fare. Però ricordiamoci di una cosa: il mercato invernale non sempre è risolutivo. Nel mio primo anno, per esempio, facemmo acquisti importanti e poi siamo retrocessi».
No cessioni – «Proprio ieri mattina ho rifiutato un’offerta per un nostro giocatore. È vero che abbiamo tanti giovani di proprietà, ma ora ci dobbiamo salvare e non vogliamo fare a meno di nessuno. Ora come ora il nostro obiettivo non è monetizzare. Nei prossimi anni vedremo, ma solo in un’ottica di crescita della società».
Botturi e Possanzini – «Con entrambi ho un bellissimo rapporto. Il direttore è ragionevole, metodico, riflessivo. Tutto il contrario di me, che sono più impulsivo. Ci compensiamo. Quanto al mister è carismatico e sa trasmettere i valori giusti ai ragazzi. Quest’estate l’hanno cercato, ma lui ha riscelto il Mantova per riconoscenza. Questo rivela il suo spessore umano».
Il nuovo ruolo in Lega – «Entrare come consigliere era un mio obiettivo, un tassello del percorso che ho in mente. Vorrei dare il mio contributo per rendere più forte la Lega di B. Ed anche il Mantova, che mi sembra non abbia mai cercato di avere un peso politico. Per me invece conta».
La società – «Prima c’era diffidenza, ora siamo credibili. Il Sinergy Center verrà presto ampliato, le aziende del territorio ci sostengono anche se si può sempre fare di più. Nuovi ingressi di soci? Lo escludo: vado avanti io».
I tifosi allo stadio – «Nell’ultima partita abbiamo fatto un passo indietro a livello di presenze, ma del resto gli ultimi anni hanno portato un po’ di umoralità nei mantovani. Mi dispiace vedere i distinti mezzi vuoti, dopo tutta la campagna fatta per riaprirli. Ai tifosi mi sento di dire una cosa sola: sosteneteci, perchè siamo un cavallo vincente».