MANTOVA Alla scadenza prevista per il 30 giugno, Regione Lombardia ha erogato oltre 444 milioni di euro nell’ambito della programmazione agricola 2024. Le risorse sono state destinate, tra l’altro, alla Domanda Unica, alle misure agroambientali e all’indennità compensativa per le aree montane nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale (Psr). A darne notizia è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi. “Abbiamo abbondantemente superato il target europeo del 95%, raggiungendo il 97,6% della spesa prevista – sottolinea Beduschi – un risultato che certifica non solo l’efficienza amministrativa della nostra Regione, ma anche la serietà con cui accompagniamo gli agricoltori lombardi in una fase di incertezza economica e climatica. Abbiamo saputo rispondere puntualmente agli impegni assunti, garantendo risorse vitali per la stabilità e l’evoluzione sostenibile del settore”. L’organismo Pagatore Regionale ha trasferito oltre 370 milioni di euro relativi alla Domanda Unica. Di questi, 138 milioni hanno sostenuto il comparto zootecnico e 33 milioni quello risicolo. Le aziende che hanno aderito alle misure 10 e 11 – rispettivamente dedicate alla produzione integrata e all’agricoltura biologica – hanno ricevuto complessivamente oltre 33 milioni di euro. Ammonta invece a quasi 17,2 milioni l’importo liquidato (pari al 99%) per la misura Srb01, rivolta alle zone montane svantaggiate: 7,2 milioni sono andati alla provincia di Sondrio, 3,8 a Bergamo, 3,5 a Brescia e 1,2 a Pavia, per citare i territori con maggiori erogazioni. Per quanto riguarda gli interventi Sra, focalizzati sull’introduzione o sul mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale, sono stati corrisposti 10,6 milioni di euro (95% del target). Di questi, 5,1 milioni sono stati assegnati alla provincia di Pavia, mentre circa un milione è stato distribuito tra le province di Brescia, Cremona e Milano. “Regione Lombardia e il nostro Organismo Pagatore si confermano strumenti affidabili e tempestivi. Non solo rispettiamo gli obblighi europei, ma offriamo una risposta concreta alle necessità delle imprese agricole”.









































