MANTOVA Adescava minorenni tramite una chat chiedendo prestazioni sessuali virtuali dietro il pagamento di 10-15 euro tramite Paypal oppure in ricariche telefoniche. La Polizia Postale di Mantova sta stringendo il cerchio attorno a una chat a luci rosse che avrebbe coinvolto numerosi ragazzini e ragazzine in varie zone d’Italia. Dietro questa chat ci sarebbe un 17enne residente nel mantovano, ma gli investigatori non escludono che dietro a questo account che farebbe capo a un minorenne possa celarsi una persona adulta che potrebbe avere creato un falso profilo ad hoc. Allo stato attuale delle indagini, che sono tuttora in corso, spiegano dalla questura di Mantova, sarebbero già stati individuati alcuni partecipanti a questa chat; si tratterebbe di ragazzine e ragazzine sui 14-15 anni. Questi venivano invitati dal sedicente 17enne a inviare in chat dei video in cui erano ritratti mentre compivano atti sessuali oppure apparivano nudi. Il 17enne faceva delle richieste specifiche e chi accettava inviava poi su questa chat il proprio video. Il fatto che si sospetti che dietro a tutto ciò possa esswerci un adulto lascia ben poco spazio all’immaginazione riguardo all’utilizzo che può essere stato fatto di queste immagini. A tale proposito la Polizia Postale a breve riprenderà la propria attività di incontri informativi nelle scuole mantovane per spiegare ai giovani i rischi che si annidano nel web.
Chat a luci rosse fra minorenni: nei guai un 17enne
Indagine della Polizia Postale di Mantova