MANTOVA – Parco Te e non solo parco Te. È tutta la questione della gestione del verde pubblico che il capo dell’opposizione Stefano Rossi (Mantova ideale) mette in discussione. Il dito puntato sul sindaco Mattia Palazzi riguarda i costi di gestione delle aree verdi molto alti, che a suo dire sarebbero addirittura tripli dei valori medi delle città lombarde: addirittura 125,81 euro pro capite annui, contro i 42,81 di Bergamo, i 41,18 di Milano, i 38,8 di Pavia, e a decrescere, i 13,89 di Como.
Sempre a detta di Rossi, che riporta la fonte Openbilanci – consuntivi 2017 (ultimo aggiornamento al dicembre 2017, ma le cifre sarebbero semmai aumentate), «la città di Virgilio, tra i 1.506 Comuni della Lombardia, si trova al 27° posto, al 192° tra i 7.904 Comuni Italiani. Credo che un’analisi seria sia doverosa, anche tenendo conto dei numeri, che come noto, almeno loro, non mentono mai».
I costi “ufficiali” resi dal Comune parlano di circa 2 euro al metro quadrato di verde affidato a Tea Ambiente. Per Rossi quei 2 euro devono essere moltiplicati almeno per 3. Ma a questo punto scatta il controcanto del primo cittadino. «Che Rossi sia contrario al parco del Te è cosa nota, è la sua legittima opinione e non la discuto – ribatte Palazzi –. Ma i numeri sono numeri e invece di inventarli può verificarli, essendo un consigliere comunale, studiando il contratto del verde tra il Comune e Mantova Ambiente. Questi i costi reali, contrattualizzati. La spesa annuale per la manutenzione ordinaria del verde pubblico è di 2.562.000 euro (Iva compresa al 22%) per 1.762.331 metri quadrati di verde pubblico, ossia 1,45 euro a metro quadrato. Se vogliamo invece dividere tale costo per i residenti (euro 2,562.000 diviso 49.400) sono 51,86 euro a residente (Iva compresa). Siamo fieri in questi anni di aver aumentato e migliorato tanto il verde pubblico della nostra città e continueremo a farlo, a prescindere dalle polemiche».