MARMIROLO Un Comune ricco è quello che può contare sulla benevolenza dei propri cittadini che si impegnano a trasformarlo nel luogo ideale dove poter vivere tanto in vita quanto in morte. Questo vale anche per Marmirolo che ha ufficializzato ieri, nella persona del primo cittadino Paolo Galeotti, l’interesse ad accettare il lascito della signora Anna Onesino in Belladelli.
Questa, infatti, pur avendo risieduto per molti anni, sino alla sua dipartita, in quel di Bancole di Porto Mantovano, non aveva mai dimenticato il rapporto con il paese di Marmirolo a tal punto di lasciare a quest’ultimo la casa dove ha passato i suoi ultimi anni e un libretto con l’obbligo di realizzare una cappella funeraria dedicata alla famiglia Onesino.
«Sarà nostra intenzione procedere come richiesto dalla signora Anna – ha spiegato il sindaco Galeotti – inoltre vorremmo utilizzare i soldi in eccesso per i lavori di ristrutturazione della chiesetta del cimitero. Si tratterebbe di un gesto rivolto a tutta la comunità marmirolese che sono sicuro la signora Onesino avrebbe gradito. Ringrazio, quindi, per questo pensiero generoso come la stessa Anna era. La nostra benefattrice non era nativa di Marmirolo ma di Gaeta – ha spiegato il sindaco Galeotti – ha vissuto un’adolescenza rubata dagli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale. Per poter sopravvivere, lei e la sua famiglia, si unirono alle colonne di migliaia di rifugiati che da quella zona partirono per il nord Italia occupato dai nazi-fascisti e bisognoso di manodopera sia nelle industrie belliche che nelle campagne».
Proprio a Marmirolo Anna Onesino trova il riscatto dalla vita privata a Gaeta ed inizia a lavorare nelle risaie del vercellese prima, e come proprietaria della rivendita di Sali e Tabacchi in via XXV Aprile, poi, una volta sposatasi.
Ad ufficializzare il lascito alla comunità marmirolese vi erano, assieme al sindaco Galeotti, la sorella Liana Onesino con la figlia Daniela ed il maresciallo capo dei carabinieri Stefano Dini.
L’ultimo gesto per il paese tanto amato: lascia al Comune casa e denaro
Anna Onesino non ha mai dimenticato il luogo dove visse alcuni anni