MANTOVA – Non è solo il nuovo parco Te che andrà a sostituirsi al vecchio ex ippodromo, ma tutto il complesso di riorganizzazione e di predisposizione dei servizi che è soggetto a strali da parte dell’opposizione verso l’amministrazione comunale. Da ultimo, anche la ristrutturazione dell’ex bocciodromo di viale Te, finalizzato a farne un centro culturale giovanile, che per il leader dell’opposizione Stefano Rossi (Mantova ideale) è inquadrabile come un intervento sbilanciato a favore di un soggetto privato, l’Arci, tutto finanziato coi soldi pubblici.
L’area di Palazzo Te (una “nuova Versailles” l’ha definita Rossi) è stata a suo dire trasformata in un ulteriore polo della sinistra mantovana: «Prima un mese di ArciFesta, poi la Festa de La Boje, e ora è in dirittura d’arrivo il prossimo recupero della palazzina liberty per farne un polo culturale giovanile (leggi Arci). La proposta del centrodestra di cassare tale intervento dal piano pluriennale, e di procedere alla riqualificazione attraverso un bando di concessione e riqualificazione a soggetti terzi, è stata stralciata dagli emendamenti proposti. Motivi tecnici, dissero i dirigenti, ma Rossi non ne è convinto: «Vi risparmio le motivazioni tecniche della inammissibilità.
Quello che un tempo era un padiglione uffici e servizi del Mercato del Bestiame, poi Bar e ristorante della Bocciofila, «sarà quindi restaurato con soldi pubblici, cioè dei cittadini mantovani. Ben 900mila euro di spesa e una progettazione che è appena stata assegnata per altri 38.502,41 euro – prosegue Rossi –. Insomma, uno sperpero inutile di denaro pubblico».
L’attacco va su due fronti, a detta di Rossi: verso quella che considera come una «cancellazione della storia di un’area della città», e contestualmente verso l’ennesima uscita di risorse per opere non richieste: « Da un lato, questa amministrazione di sinistra ci fa credere che per turisti e per le famiglie mantovane creerà, attorno alla reggia gonzaghesca un parco in stile Versailles; dall’altro, accontenta il proprio elettorato, trasformandolo in un Arci Te. Per non parlare poi di come hanno trasformato Palazzo Te», conclude il capogruppo dell’opposizione.