Il prete celebra la messa nonostante il divieto: denunciato

TREVENZOLO – Perfino il prete sbaglia nel dir messa. Siamo a Trevenzuolo, Comune veronese al confine col Mantovano, dove domenica scorsa don Alberto Antonioli ha deciso di celebrare la cerimonia delle 9.30 nonostante il divieto contenuto nel decreto ministeriale per limitare l’epidemia del Coronavirus. Per lui è così scattata la denuncia per aver disatteso una disposizione dell’autorità giudiziaria (ex articolo 650 del codice penale), con relativa multa da parte dei carabinieri. «Non avevamo detto ai fedeli che si sarebbe celebrata la messa, e neanche avevamo suonato le campane per farlo sapere – è stata la giustificazione del sacerdote -. Abbiamo soltanto aperto le porte della chiesa e ci siamo messi a celebrare la liturgia. A me non sembra di aver fatto nulla di male». Ma la domenica appena trascorsa, complice anche la poca chiarezza delle disposizioni governative, ha spinto molte persone a uscire di casa nonostante le raccomandazioni delle autorità. Complice il sole, molti si sono spostati dal Veneto alla Lombardia per raggiungere i mercati di Castel d’Ario e Villimpenta, ignari della criticata bozza della presidenza del Consiglio dei Ministri, poi resa ufficiale quando ormai gli ambulanti si erano sistemati dopo aver percorso diversi chilometri per raggiungere le rispettive località. «Siamo i primi a rispettare le regole – hanno tuonato – ma il governo continua a trattarci come lavoratori di serie B, e questo è mortificante».

Matteo Vincenzi