MANTOVA – Il coronavirus non ferma l’istruzione. Il virus asiatico, nonostante abbia sicuramente modificato le normali attività scolastiche, non stoppa lo svolgimento del programmi che le scuole si erano prefissate, almeno per quanto riguarda i piani di studi. Moltissimi istituti hanno infatti comunicato, attraverso circolari da parte dei propri dirigenti scolastici, l’intenzione di voler proseguire l’attività didattica nonostante “l’impossibilità fisica” di essere presenti in classe. Giancarlo Gobbi Fantini , dirigente scolastico dell’Istituto “Carlo d’Arco – Isabella d’Este”, attraverso una circolare pubblicata sul sito della scuola ha così dichiarato: «Sarà importante servirsi di ogni mezzo a disposizione per mantenere un certo grado di allenamento allo studio e non perdere senza profitto il tempo, in attesa della normalità. Prego i docenti di servirsi del registro elettronico per inserire materiali di lavoro e assegnare compiti ed esercizi, e di comunicare la propria e-mail istituzionale per ricevere dagli studenti materiali elaborati da visionare e/o correggere”. La comunicazione relativa al proseguimento delle attività didattiche è arrivata anche da Marianna Pavesi dell’istituto superiore “Enrico Fermi”: “La tecnologia in dotazione all’Istituto, in particolare la piattaforma Moodle, consente la realizzazione didattica a distanza e si invitano gli alunni a verificare se ci siano attività assegnate dai docenti”- Anche l’istituto superiore di Asola “Giovanni Falcone” , attraverso una comunicazione pubblicata direttamente sul sito dal dirigente scolastico Giordano Pachera , si è mosso in questo senso: “ Visto la la proroga della sospensione delle attività didattiche fino a sabato 7 marzo, con la presente si raccomanda a tutto il personale docente del nostro Istituto, di attivarsi per divulgare online materiale e argomenti di studio a nostri studenti da rielaborare a casa, in particolare per le classi del quinto anno”,
Si aggiuge anche la dirigente scolastica del liceo classico e linguistico “Virgilio” che ha risposto personalmente su come si stessero muovendo per fare fronte all’ulteriore impossiblità di proseguire le attività in modo normale: «Abbiamo sensibilizzato i docenti riguardo la situazione. Attraverso i mezzi che hanno a disposizione, possono attivarsi con procedure online che ho personalmente consigliato. So comunque che già tutti i docenti si erano e si sono già messi a contatto con gli studenti attraverso attività di smart working proprio per far fronte a questa situazione anomala»
Non solo le scuole superiori però si sono organizzate per continuare le attività. E’il caso dell’istituto xomprensivo “Luisa Levi” che sul sito, attraverso un allegato del proprio dirigente scolastico Francesco Palladino , ha definito che: “Per poter raggiungere tutti gli alunni e adottare le modalità a distanza tra docenti e appunto alunni, si consiglia l’uso del registro elettronico Argo DiDup. I docenti del plesso Mameli possono anche utilizzare Classroom e gli account Gsuite degli studenti per condividere materiali in modo sincrono oppure asincrono.”
A questo Istituto si aggiunge l’Istituto Comprensivo Mantova 2 che, anch’esso attraverso il proprio sito, ha creato un apposito spazio per il caricamento di contenuti multimediali sia per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado sia per la scuola primaria.
Anche la dirigente scolastica del Comprensivo 3 Di Mantova, visto 3 di Mantova, Maria Cafiso ha invitato i docenti ad attivare modalità di didattica a distanza, nel rispetto delle specifiche esigenze di ogni alunno, al fine di garantire la prosecuzione del servizio scolastico e di supportare le famiglie nell’attuale situazione di emergenza sanitaria.
Purtroppo per gli studenti, forse meno per i professori, rimangono vietate le visite o viaggi d’istruzione organizzate dalle scuole. I presid, infatti, devono annullare ma, pare solo quelle con partenza prima del 15 marzo. Per le altre si vedrà: per ora non è prevista la cancellazione obbligatoria e l’intenzione della ministra Azzolina è di mantenerle a meno che la situazione della diffusione del coronavirus peggiori. A convincere il governo alla cautela, nel decreto che predispone le misure per le attività scolastiche, è soprattutto la questione economica: l’annullamento di tutte le gite fino a maggio creerebbe un buco da centinaia di migliaia di euro. Si potrebbe pensare di mettere limitazioni solo per alcune destinazioni.