MANTOVA – “Posticipare la riscossione della tassa di occupazione di suolo pubblico per i commercianti che hanno attualmente l’attività chiusa per l’emergenza Coronavirus non è sufficiente. Bisogna quantomeno ridurla, se non cancellarla del tutto”.
E’ questa la richiesta di Confesercenti Mantova che sta contattando tutte le Amministrazioni comunali della provincia per chiedere un intervento drastico in aiuto della categoria. La tassa di occupazione di suolo pubblico dovuta al Comune dai bar e ristoranti con plateatico (tavolini all’aperto) e dai commercianti ambulanti, infatti, non è stata cancellata ma solo posticipata.
“La categoria è profondamente colpita. Le perdite sul fatturato sono drammatiche – riferisce il Presidente di Confesercenti Mantova Gianni Rebecchi -. Serve, quindi, una mano anche da parte dei Comuni. Abbiamo chiesto anche interventi di riduzione sulla tariffa sui rifiuti. In questo momento occorre il sacrificio di tutti per salvaguardare il nostro sistema economico: le imprese non stanno lavorando, non è pensabile credere che spostare i pagamenti sia sufficiente”.
“Il nostro lavoro è completamente fermo da quando è stato decretato lo stop ai mercati – aggiunge Simone Nasi, referente dei commercianti ambulanti Anva-Confesercenti Mantova -. Il nostro guadagno è azzerato e fra qualche mese non credo che gli scenari possano essere così positivi da permetterci di sostenere i costi che stiamo rimandando”.
Ciò che Confesercenti chiede ai Comuni è una drastica riduzione di tassa sull’occupazione di suolo pubblico e sui rifiuti, se non l’azzeramento totale vista l’attuale situazione eccezionale.
Home Coronavirus Tassa plateatico: Confesercenti chiede ai Comuni di annnulare la riscossione della tassa