MANTOVA – Il gup di Mantova ha disposto una perizia sulla mini-moto con la quale il piccolo Marco Scaravelli, 6 anni di Dosolo, fece un incidente che gli costo la vita. Per questo fatto accaduto nel 2016 al Racing Park di Viadana è attualmente a giudizio per omicidio colposo il padre del bambino, Cristian Scaravelli, circa l’ipotesi di reato di omicidio colposo. La dinamica del sinistro, occorso il 10 luglio 2016, era stata descritta all’epoca dallo stesso genitore: «Ho tirato la cordina per riaccendere la moto. Quel giorno faceva un molto caldo e volevo evitare di spingerla fino al gazebo. Marco, già in sella a motore ancora fermo ha iniziato ad accelerare. E così la moto è partita di scatto, lui si è sbilanciato all’indietro, spaventato. E così è andato al massimo. Ha sfiorato un altro bambino, poi una transenna e infine dritto sulla piantana in ferro del cancello, dove ha battuto la testa». Con la disposizione di una perizia sulla mini-moto si vuole accertare se all’origine della tragedia ci possa essere stato un guasto o se, come già dichiarato nella scorsa udienza dal consulente della difesa, la mini-moto fosse troppo potente. Il veicolo, infatti, sarebbe letteralmente partito a razzo raggiungendo in pochi secondi i 50 chilometri orari. Ieri il giudice ha deciso quindi di disporre un’ulteriore perizia tecnica ma in questo caso d’ufficio. L’udienza è stata quindi aggiornata al prossimo 9 novembre.