MANTOVA “Da più di un anno esiste una legge regionale apposita per migliorare e garantire la sicurezza di medici, infermieri e operatori negli ospedali, ma la Regione Lombardia non la applica”. A segnalarlo è la consigliera regionale mantovana del Pd Antonella Forattini. “Preoccupa l’escalation di aggressioni ed episodi violenti ai danni degli operatori sanitari, tanto che il Pronto Soccorso del Carlo Poma di Mantova (così come altri ospedali lombardi) è dovuto ricorrere a un servizio di vigilanza privato. Eppure gli strumenti di deterrenza ci sarebbero, solo che la Regione Lombardia non li applica”. “Il Consiglio Regionale della Lombardia – spiega Forattini – ha approvato, oltre un anno fa, una nuova legge regionale di contrasto alla violenza sugli operatori sanitari, voluta fortemente proprio dai consiglieri regionali del Partito Democratico. Ma ad oggi questa legge resta quasi completamente lettera morta, nonostante il problema sia di assoluta urgenza su tutto il territorio. La Giunta di centrodestra si muove, come sempre, con incredibile lentezza e buone leggi non vengono applicate perché mancano gli atti operativi. Avevamo già interrogato in merito la vice presidente Moratti più di tre mesi fa: aveva ammesso che nessuna azione era stata compiuta nel giro di un anno, a parte la nomina di un Tavolo tecnico”. “Il ritardo è ormai gravissimo e da recuperare al più presto – conclude Forattini – Torno, quindi, a sollecitare Moratti affinché dia seguito immediato agli interventi previsti dalla legge. Innanzitutto, avviare accordi con le prefetture per introdurre presidi di polizia negli ospedali, almeno in quelli più a rischio. Ma anche provvedere ai progetti di installazione di telecamere nelle strutture sanitarie e agli altri interventi per la messa in sicurezza del personale per cui, oltretutto, si possono utilizzare le risorse del Pnrr già destinate alla riqualificazione delle strutture sanitarie e dalle quali rischiamo di essere esclusi se non si programmano gli interventi ora”.