MANTOVA Trasporto pubblico garantito fino a fine anno scolastico 2024 e continuità al tavolo di confronto. La tensione dei giorni precedenti si è sciolta in un clima di collaborazione e ascolto durante l’affollato tavolo del trasporto pubblico locale, convocato dalla Provincia, al quale hanno preso parte il presidente e il direttore di Apam, il presidente e direttore di Tpl, i dirigenti scolastici delle scuole superiori e Cfp, un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori di ogni istituto scolastico, oltre che i sindaci dei Comuni sedi di scuole superiori.
Durante l’incontro è stato annunciato che le corse del servizio pubblico locale sono state garantite con le stesse modalità, senza tagli sino a giugno 2024, grazie al contributo straordinario della Provincia di 500mila euro, e a quello dell’Agenzia per il Tpl delle province di Mantova e Cremona per altri 400mila.
«Voglio che questo tavolo sia reso permanente – annuncia il presidente Carlo Bottani –: la Provincia c’è e avrà maggiore forza per andare a rivendicare e recuperare quante più risorse possibili». E c’è da precisare la questione contabile: i 500mila euro che la Provincia versa ad Apam servono a blindare il servizio di Apam al 31 dicembre (dove altrimenti avrebbe faticato, in questi mesi) e garantiscono alla stessa di arrivare al bilancio di gennaio 2024 con serenità per garantire il servizio scolastico.
Durante il lungo pomeriggio sono quattro i problemi emersi a Palazzo di Bagno: la mancanza di conducenti, la (nota) situazione finanziaria di Apam, le richieste portate dai ragazzi. «Ma il vero tema è che la politica deve prendere atto della necessità di trovare un sistema di Tpl più flessibile – ammonisce Medardo Zanetti, presidente di Apam –: adesso il sistema è troppo rigido, il vecchio contratto di servizio è datato e non bastano i fondi nazionali e regionali, né regge la velocità di cambiamento del sistema scolastico».
Soddisfatta la corposa compagine dei ragazzi composta da Ester Scopelliti (Istituto Fermi e Fridays for Future), Pietro Casari (Istituto Fermi), Riccardo Buratto (Istituto Mantegna), Alberto Gostoli (liceo Virgilio), Martina Testi (liceo Artistico), Jacopo Gandolfi (Istituto d’Arco-d’Este), Giorgio Repellini (Rete studenti Medi), Federico Allegretti (liceo Belfiore): «Noi cerchiamo innanzitutto interlocuzione – spiegano i rappresentati –. Siamo contenti ma non soddisfatti, continueremo a battere il chiodo».
E anche i risultati del sondaggio studentesco portato al tavolo fanno riflettere: di 940
testimonianze, l’80% degli utenti percepisce sempre disagi; il 40% a volte; mentre si chiede un abbassamento dei prezzi, più linee, più controlli.