Spaccatura in consiglio a Pegognaga: a rischio la lista unica delle minoranze

Il voto favorevole a Dup e bilancio da parte di Daniela Nizzola, la causa

PEGOGNAGA Per la prima volta nella storia del comune di Pegognaga un gruppo consiliare d’opposizione, “Insieme per il cambiamento”, ovvero la sua rappresentante Daniela Nizzola, ha approvato, in assonanza con la coalizione di maggioranza, Dup e bilancio previsionale del triennio 2019-21. L’altro gruppo, “Alternativa per Pegognaga”, rappresentato da Massimo Malagutti e Nicola De Feo, assente il capogruppo Tertulliano Lasagna, ha invece votato contro, rendendo evidente il divergere tra le due minoranze.
Eppure nei giorni precedenti non erano emersi segnali tangibili che prospettassero la spaccatura. La quale ha colto letteralmente di sorpresa l’insolitamente numeroso pubblico presente in sala consiliare. Anche perché le previsioni davano invece per certa la fusione delle due minoranze, vista la condivisione di politica amministrativa protrattasi per quasi l’intera legislatura. È pur vero che a livello bar da giorni circolavano voci di vedute divergenti tra Alternativa ed Insieme, insorte con ogni probabilità in vista delle elezioni di domenica 26 maggio, per le quali le probabilità basate sull’esito delle scorse politiche darebbero la coalizione di centrosinista soccombente a favore di una possibile coalizione gialloverde. Prospettato evento che a sinistra ha provocato un fermentare di attivismo generante persino scuole di politica amministrativa come quella del movimento civico Cittadini Attivi, per altro già compartecipante dell’esecutivo in scadenza, e del movimento spontaneo Laboratorio Aperto. Sull’altro fronte la prefigurata fusione delle due minoranze sembrava essersi addirittura concretizzata nella nascita del movimento Civici Uniti con Matteo Zilocchi possibile candidato sindaco.
La spaccatura esplosa in consiglio comunale l’altra sera, invece non solo vanifica l’ipotesi della fusione, ma prefigurerebbe a centrodestra la formazione di ben tre gruppi antagonisti. Ipotesi, questa, che – anche se poi solo il responso delle urne darà una indicazione certa – renderebbe più agevole il cammino del centrosinistra, al momento unito nella futura campagna elettorale.