MANTOVA Si è tenuto a Villimpenta il tradizionale evento d’inverno di Apindustria Mantova che ha unito musica, impresa e comunità, richiamando oltre 200 imprenditori del territorio. La scelta di Villimpenta è stata simbolica e strategica: essere presenti nelle realtà locali, incontrare le imprese dove vivono e lavorano, valorizzare il territorio e fare rete sono stati i fili conduttori della serata. Ad aprire l’evento sono stati i saluti istituzionali del presidente di Apindustria Confimi Mantova, Francesco Ferrari, e della presidente dei Giovani Imprenditori, Elena Costa, che hanno ribadito l’importanza di “trovarsi, confrontarsi, pensare insieme al futuro” e di mantenere un dialogo autentico tra giovani e senior, indispensabile per costruire una visione condivisa. È intervenuto anche il sindaco di Villimpenta, Daniele Trevenzuoli, portando il saluto dell’amministrazione e sottolineando il valore di iniziative capaci di rafforzare il legame tra imprese e territorio. “Abbiamo portato Apindustria Mantova sul territorio, lì dove le imprese vivono ogni giorno le loro sfide. Non è stata una semplice serata di intrattenimento, ma un’occasione concreta per fare rete, mettere in contatto generazioni diverse di imprenditori e ricordare che dietro i numeri ci sono sempre le persone. La musica ci ha aiutato a parlare di organizzazione, di ruoli e di futuro in modo nuovo, dimostrando che quando giovani e senior si confrontano davvero l’impresa diventa più forte e il territorio cresce insieme a loro” ha sottolineato il direttore di Apindustria Confimi Mantova, Giovanni Acerbi. Cuore della serata è stato lo spettacolo condotto da Giacomo Cecchin, che ha guidato il pubblico in un viaggio dove brani musicali, riflessioni e metafore aziendali si intrecciavano. La band OttoEtti ha accompagnato tutta la performance con esibizioni dal vivo, alternando momenti di musica, ironia e storytelling dedicato al mondo dell’impresa. Dalla leggerezza di Cuoricini dei Coma Cose, utilizzata come invito a recuperare la dimensione umana nelle relazioni professionali, fino ai richiami ai Beatles, a Ringo Starr dei Pinguini Tattici Nucleari, a Battiato e Marvin Gaye, ogni brano è diventato spunto per parlare di ruoli aziendali, collaborazione, responsabilità e cambiamento. Un modo creativo per raccontare, attraverso la musica, l’identità e il contributo di ogni azienda al tessuto produttivo locale. L’evento ha posto quindi al centro l’idea che impresa e musica condividono la stessa logica di squadra: per funzionare serve accordo, attenzione reciproca, capacità di stare sul ritmo del cambiamento. Il finale, accompagnato da The Times They Are A-Changin’ di Bob Dylan, ha ricordato che “i tempi stanno cambiando, e noi dobbiamo cambiare con loro”, messaggio che ha risuonato particolarmente forte in un momento storico di trasformazione economica e generazionale.






































