MANTOVA Delle cinque persone arrestate, solo due restano in carcere. La vicenda è quella avvenuta il 7 febbraio tra Casalbellotto di Cremona e Viadana di Mantova, con un inseguimento in auto concluso con lo speronamento di una vettura dei carabinieri, che si era messa di traverso sulla strada. Il tribunale del Riesame di Brescia ha revocato la misura della custodia in carcere a un 20enne che era al volante di una Golf inseguita dai carabinieri, e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Due donne, invece, si sono viste revocare i domiciliari per essere rimesse in libertà. Restano in cella altri due uomini. I motivi per i quali i protagonisti della vicenda, a bordo di due auto avevano fatto di tutto per evitare il controllo dei carabinieri sono da chiarire a livello investigativo, questo a fronte comunque del fatto che su una delle due auto su cui viaggiavano in sospetti è stata rinvenuta una borsetta trafugata poco prima da un’auto parcheggiata davanti al cimitero di Rivarolo Mantovano. Ulteriori sospetti attualmente al vaglio fanno ipotizzare che i cinque che erano stati arrestati poco più di un mese fa potrebbero essere degli autori di una serie di furti messi a segno proprio in quella zona, tra il Cremonese e il Mantovano. Ne scaturì un lungo inseguimento concluso in centro a Viadana. Tre degli arrestati hanno presentato ricorso al tribunale del Riesame contro i provvedimenti restrittivi, ottenendo un allentamento delle misure cautelari.