Arriva Madame. La politica grida allo scandalo per i costi dell’evento e i testi espliciti. I giovani non vedono l’ora di sentirla

MANTOVA  Poche ore al botto che segnerà l’ingresso nel nuovo anno, e già c’è maretta per la scelta dell’amministrazione di Mattia Palazzi caduta sulla cantante Madame, designata per il concertone di San Silvestro in piazza Sordello.
Ha dato fuoco alle polveri (non quelle dei tradizionali fuochi artificiali, bensì della polemica) il leader dell’opposizione Stefano Rossi, inaugurando sui canali social una discussione di opportunità. In massima sintesi, questo il pensiero di Rossi: può un’amministrazione spendere 250mila euro per il concerto di una cantante che comunica al proprio pubblico a suon di organi e orgasmi?
Segue ovviamente all’accusa uno specimen dei testi di Madame dai contenuti ben più che allusivi all’eros Lgbtq, e chi più ne ha, più ne metta.
Il risultato è una sequela di accuse al sindaco, cui si deve la decisione di avere recepito l’offerta (in seconda battuta) della cantante “in premessa” formulata dalla Shining production – la stessa che propone tutti gli spettacoli di fine anno dall’inizio dei mandati del sindaco. La meno “politicizzata” fra le tante rimostranze verte sulla decisione di affidare il concertone di piazza Sordello a un’artista che forse potrà corrispondere ai gusti dei giovanissimi, ma non certo a quelli di un pubblico più esteso per fasce d’età.
D’altro canto, la maggior parte delle manifestazioni di interesse arrivate in Comune per l’evento di San Silvestro offriva cover, cioè rifacimenti di classici della canzone pop italiana degli ultimi cinquant’anni. La novità del momento, è la motivazione che si legge nella delibera comunale, è data da questa cantante che sta riscuotendo ampio consenso fra i giovanissimi, sia pure utilizzando un lessico dai più ritenuto osceno e tutt’altro che artistico; per giunta attraverso strumenti elettronici, come l’autotune, che consentono anche al più stonato dei cantanti di imbroccare le note giuste e le leggi dell’armonia.
Non mancano ovviamente le contro-accuse: ogni protesta, dicono i pro-Madame, nasce solo da una prevenzione politica preconcetta. E comunque, dicono, al veglione di piazza ci andranno solo i giovanissimi. Ben venga Madame.