Baci e palpeggiamenti alle proprie dipendenti, 51enne sotto accusa

MANTOVA Stando al quadro inquirente si sarebbe reso responsabile di reiterate molestie di natura morbosa perpetrate ai danni delle proprie dipendenti. Chiamato a difendersi sul banco degli imputati, dall’accusa di violenza sessuale, un 51enne italiano residente nell’Alto Mantovano, rappresentato a giudizio dagli avvocati Ottavia Villini e Giacomo Frazzitta. Nello specifico i fatti a lui addebitati risalirebbero al periodo compreso tra l’autunno del 2019 e la primavera del 2020 quando l’uomo, gestore di una pizzeria, avrebbe importunato a vario titolo le cameriere del proprio locale. A rievocare la vicenda, ieri in aula innanzi al collegio dei giudici presieduto da Giacomo Forte, una delle presunte vittime, unica a costituirsi parte civile con l’avvocato Viviana Torreggiani. In particolare, secondo quanto raccontato dalla donna, oggi 24enne, l’episodio chiave che l’avrebbe convinta a licenziarsi in tronco per giusta causa sarebbe occorso la sera del 20 aprile di tre anni fa. «Avevamo da poco finito il servizio quando lui, con la scusa di fare gruppo, mi ha afferrato la faccia con le mani e baciata in bocca in presenza anche del pizzaiolo. Quella è stata solo la goccia che mi ha portato a decidere di smettere di lavorare lì, ma nel tempo non erano certo mancati, da parte sua, altri atteggiamenti ambigui come l’abbracciarmi mentre mi trovavo al bancone o il toccarmi fianchi e glutei. Con me – ha proseguito la ragazza – era forse stato solo meno sfacciato, a differenza di altre mie colleghe palpeggiate e baciate in modo più palese come quando, a una di loro, provo addirittura a infilare le mani nei pantaloni». Prossima udienza il 10 marzo. (loren)