Banche in via d’estinzione ma a Mantova gli sportelli resistono

MANTOVA Fino a qualche anno fa il cartello che si poteva leggere all’ingresso di una banca era “chiuso per rapina”. Ora invece quando ancora c’è un ingresso si legge “chiuso per sempre”. In un rapporto più che dettagliato sulla desertificazione bancaria nelle città, redatto dalla Fondazione Fiba del sindacato First Cisl, il dato che emerge è che ci sono tremila comuni senza banca e che dall’inizio di quest’anno sono stati chiusi 593 sportelli. Una desertificazione che colpisce in maniera trasversale da Nord a Sud, sia nelle metropoli che in provincia. Riguardo a questo aspetto Mantova è in controtendenza, risultando infatti terza a livello nazionale in una graduatoria in cui i gradini più alti sono occupati da quelle province in cui nessun comune o solo pochi comuni non hanno più sportelli bancari. Le migliori province della classifica sono sparse tra Sud e Centro Italia: il punteggio 1 è infatti andato a Barletta-Andria-Trani e Brindisi, in Puglia, Grosseto e Pisa, in Toscana, Ravenna e Reggio Emilia, in Emilia-Romagna, e Ragusa, in Sicilia. In queste sette province nessun comune è rimasto senza sportelli bancari. Sul secondo gradino ci sono Bari e Livorno. A seguire Mantova, che occupa la terza posizione, sono Siena, Venezia e Modena. Le grandi città come Torino, Milano, Roma e Napoli sono più in basso in questa graduatoria. Bisogna infatti scorrere una decina di posizioni ancora per ritrovare Milano, in 16esima posizione. Per arrivare a Roma, che si trova al 34esimo posto, le posizioni da scorrere sono una trentina, poco oltre al 39esimo Torino, mentre Napoli è al 41esimo. Un dato, questo che si potrebbe spiegare con la presenza, tipica delle grandi città, di utemti che utilizzano con maggiore facilità l’home banking, ma la realtà è molto più spezzettata e per certi versi contraddittoria. “Trovare uno sportello bancario sta diventando sempre più difficile – si legge nell’analisi –. Non solo nei piccoli centri o nelle aree montane, ma anche nelle grandi città. Il disimpegno delle banche dai territori non è però un fenomeno uniforme e riserva infatti alcune sorprese: a Barletta o a Grosseto è più facile imbattersi in una filiale che a Milano o a Roma”. L’indicatore di “desertificazione” bancaria su base provinciale elaborato nel rapporto Fiba vede le province di Vibo Valentia, Isernia, Campobasso e Cosenza con i risultati peggiori. Tuttavia, il Sud ha anche esempi virtuosi. Confrontando i numeri con quelli relativi alla fine del 2022, emerge che nel primo semestre del 2023 la desertificazione è avanzata più velocemente nelle Marche (-5%), in Lombardia (-3,9%), Sicilia (-3,6%), Lazio (-2,9%), Umbria e Veneto (-2,6%).