Bar a rischio chiusura: la security seleziona la clientela

MANTOVA  Da circa un mese il Bar Lasagna di piazza Broletto ha deciso di cambiare rotta, adottando una linea di tolleranza zero verso i clienti turbolenti. Un cartello affisso all’ingresso da venerdì chiarisce la posizione del locale: chi disturba o ha precedenti penali non sarà più il benvenuto. Victor Venturini, security del bar, spiega i criteri di selezione: «Quando vediamo qualcuno che fa casino, che potrebbe creare problemi, lo mandiamo via subito. Vivendo in una città piccola, conosco già certe facce e so cosa combinano. Anche se provano a fare i furbi, li sgamiamo subito: chiediamo i documenti e chi non è in regola se ne va». Il proprietario, Marco Lasagna, non usa mezzi termini: «Questa situazione è come un tumore: o tagli tutto o non se ne esce. È l’unico modo per liberarci di chi rovina l’ambiente».
Lasagna riconosce che i problemi sono aumentati dopo il Covid, con la chiusura delle discoteche che ha spostato certi gruppi verso i locali del centro. «Da allora la situazione è degenerata. La chiusura imposta al mio locale dopo i disordini dello scorso autunno mi ha spinto a questa decisione drastica alla riapertura: non voglio più vedere baby gang o chi crea problemi qui. Non gli serviamo nemmeno l’asporto». E precisa: «Per diverso tempo abbiamo tentato una strategia di inclusione, servendo tutti i clienti secondo la somministrazione ordinaria del locale: si entra, si ordina, si paga la consumazione, e poi ci si può sedere liberamente nel plateatico. Dopo i primi problemi ci siamo avvalsi della sicurezza durante il fine settimana, ma ora basta: il cartello rende chiaro il messaggio».
Il bar punta così a ripristinare un ambiente sicuro e sereno in vista anche dei mesi estivi, più frequentati, anche se la gestione delle aree pubbliche rimane una sfida. «Non possiamo controllare la strada, ma all’interno decidiamo noi chi entra, chi serviamo e chi può sedersi ai nostri tavoli», conclude Lasagna.