MANTOVA – Il tour “Quartieri Puliti” dell’assessore all’ambiente Andrea Murari ha fatto tappa ieri a Dosso del Corso. L’iniziativa, nata per raccogliere segnalazioni e monitorare le criticità dei quartieri, ha visto anche questa volta un ampio coinvolgimento della cittadinanza, che ha seguito l’assessore in un sopralluogo a piedi lungo le aree segnalate come più problematiche. Tra le questioni emerse, spicca la situazione di Corte Mantegna in via Agazzi, dove oltre 60 famiglie hanno richiesto l’installazione di cassonetti stradali per garantire maggiore ordine e decoro. «Questa strada merita un intervento serio per assicurare ai residenti un ambiente più pulito», ha dichiarato Murari. Tra le richieste dei cittadini, è emersa anche la necessità di posizionare cestini per le deiezioni canine in via Agazzi e via Di Vittorio. L’assessore ha inoltre rassicurato che, come promesso, i cestini verranno posizionati sia lungo la ciclabile di Dosso del Corso, che su quella di strada Chiesanuova. Un progetto particolarmente atteso è la ciclabile che collegherà via Giuseppe Di Vittorio all’Eurospin, dove si intersecherà con la ciclabile di recente realizzazione, creando così un percorso continuo e sicuro per i ciclisti. «La stiamo progettando per agevolare la mobilità dolce e offrire ai cittadini un’alternativa sicura per i loro spostamenti quotidiani», ha spiegato Murari, evidenziando come l’infrastruttura rientri in un piano di riqualificazione della viabilità locale, che includerà anche due sottopassi ferroviari nell’ambito del raddoppio del binario, finalizzati a migliorare la circolazione e ridurre i disagi dovuti al traffico. Tra le altre segnalazioni, emerge la necessità di manutenzione dei passaggi pedonali verso strada Dosso, per garantire maggiore sicurezza ai pedoni, in particolare anziani e bambini. È stata inoltre sollevata la questione di via Valenti, una strada privata a uso pubblico che sarà temporaneamente utilizzata come area di cantiere. I residenti hanno chiesto rassicurazioni riguardo al ripristino dell’asfalto al termine dei lavori, per evitare danneggiamenti permanenti. «Anche oggi – ha dichiarato Murari – tantissime persone sono venute a confrontarsi sulle questioni del quartiere, spesso piccole ma essenziali per la qualità della vita».