MANTOVA – Condannato a cinque anni di reclusione per una rapina impropria, dove il bottino alla fine era stato un giubbotto da 199 euro. Questa la sentenza emessa ieri dai giudici del collegio del tribunale di Mantova a carico di Hamza El Saidi, 31enne tunisino senza fissa dimora e di fatto irreperibile da quel 5 novembre di quattro anni fa, quando insieme ad Akram Talbi, suo connazionale e coetaneo, avevano fatto incetta di capi d’abbigliamento dal reparto vestiario dell’Ipercoop del centro commerciale La Favorita. La più classica delle rapine improprie era maturata nel più classico dei modi: i due malviventi avevano cercato in maniera tra l’altro molto maldestra, di rubare diversi capi d’abbigliamento per un valore complessivo di circa 600 euro, e se non avevano di tutto per non farsi notare non avevano fatto assolutamente nulla per il contrario, tanto è vero che quando cercavano di superare le casse pagando un acquisto da pochi euro avevano già gli agenti della Volante a fargli da comitato d’accoglienza. I due avevano così aggredito i poliziotti spintonandoli per darsi alla fuga. Akram Talbi aveva cercato di sfuggire alla cattura nascondendosi nei bagni; non una grande idea visto che lo avevano ammanettato praticamentemente davanti alla latrina. Hamza El Saidi aveva invece guadagnato il parcheggio dove era riuscito a seminare gli agenti e a dileguarsi con la sua preziosa refurtiva da 199 euro. I poliziotti erano risuciti comunque a identificare il fuggitivo che da quel momento si è volatilizzato ed è quindi finito a processo davanti al collegio del tribunale di Mantova mentre il suo complice aveva scelto il giudizio con un rito alternativo. Lo scorso novembre Talbi dera comparso in aula in qualità di testimone, e in quell’occasione si era avvalso della facoltà di non rispondere; ciò che non ha evitato ieri una condanna piuttosto pesante al suo complice che fu: 5 anni di reculsione e 1500 euro di multa contro i 5 anni e 5 mesi e 2500 euro di multa chiesti dall’accusa.