Città storiche e cambiamento climatico, il Politecnico di Mantova vince il bando Cariverona

MANTOVA – Presentato ieri al Politecnico di Milano – Polo territoriale di Mantova il progetto “Città storiche e cambiamento climatico. Mantova e Verona, strategie per la sostenibilità”, tra i vincitori del bando FORMAT 2025 della Fondazione Cariverona. Un’iniziativa che unisce ricerca, formazione e territorio, realizzato con il supporto di Comune di Mantova, Comune di Verona, Ordini degli Architetti di Mantova e Verona. Importante anche la copertura economica di 89.111,20 euro, composta da un contributo di 60mila euro di Cariverona e un cofinanziamento di circa 30mila euro del Politecnico. A introdurre la presentazione è stato Davide Del Curto, prorettore del Polo di Mantova: «Il settore delle costruzioni contribuisce in modo rilevante all’impronta carbonica. Per questo il progetto si concentrerà sulle strategie di adattamento e mitigazione climatica, coinvolgendo scuole, professionisti e la comunità». Il programma, costruito dal professor Carlo Peraboni, Barbara Bogoni, e Claudia Tinazzi, assieme alle ricercatrici Laura Taffurelli, Carmen Angelillo, Martina Borini, e Ginevra Rossi, si articola in tre fasi, dalla durata di 14 mesi complessivi a partire da ottobre 2025: attività didattiche per le scuole primarie e secondarie (di primo e secondo grado), moduli formativi o PCTO per le seconde, oltre che percorsi formativi e di aggiornamento per i professionisti. Ma non solo: sono in programma anche mostre ed eventi. Diversi gli istituti già coinvolti tra Mantova e Verona, tra cui nel territorio virgiliano il liceo artistico di Guidizzolo e Mantova, il liceo Belfiore, la scuola media Sacchi e la Pomponazzo. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Peraboni – è accrescere il livello di consapevolezza, evidenziando i legami causa-effetto che uniscono i fenomeni climatici alle azioni quotidiane. Servono micro azioni diffuse per costruire un immaginario condiviso di responsabilità». Per il presidente dell’Ordine degli Architetti Cristiano Guernieri, il percorso unisce memoria e innovazione: «Ci affidiamo alla tecnologia, ma molte risposte sono nella storia. Le nostre città possono dare soluzioni concrete per ridurre le isole di calore e migliorare la qualità urbana». A concludere, Riccardo Zuffa di Fondazione Cariverona, ha ricordato che «dal 2020 a oggi, attraverso undici bandi, abbiamo sostenuto progetti capaci di dare risposte al cambiamento climatico, con l’ambizione di creare buone pratiche replicabili. Con questo progetto vogliamo creare una catena educativa intergenerazionale in cui i più grandi guidano i più piccoli». Antonia Bersellini Baroni