Con Giulio Romano la città rinasce

MANTOVA Le grandi mostre mantovane dedicate a Giulio Romano sono in arrivo, dal 6 ottobre, come i tanti eventi collaterali in città e in provincia. Ieri sul sagrato della rotonda di San Lorenzo è stata presentata l’iniziativa, che si compone di tante parti. Una manifestazione, come ha specificato il consigliere con delega alla Cultura Giovanni Pasetti, possibile grazie alla collaborazione di varie realtà, a partire dal Museo di Palazzo Ducale, il cui direttore Peter Assmann ha spiegato che l’esposizione al Ducale sarà, inoltre, occasione per poter ammirare la Galleria della Mostra restaurata e visitabile per la prima volta dopo il sisma. Numerose le novità e i cambiamenti per Palazzo Te, come posto in evidenza dal direttore della Fondazione Stefano Baia Curioni, perché il monumento accoglie, al di là della mostra, da sempre il genio di Giulio Romano. Ma i grandi eventi portano beneficio a tutti i beni storici della città, come Porta Giulia. A livello progettuale i lavori sono già partiti, ha garantito il soprintendente Gabriele Barrucca, con un investimento di 500.000 euro. Duomo, basilica polironiana in San Benedetto e altri ancora sono i monumenti coinvolti nell’itinerario giuliesco, che si snoda su tutto il territorio mantovano, ha sottolineato don Giancarlo Manzoli. Il Politecnico, con il polo mantovano, ha già organizzato una mostra presso la Biblioteca Teresiana, cui si aggiunge l’esposizione che cura le fabbriche di Giulio Romano, nel Corridoio del Passerino in Palazzo Ducale. L’Associazione Amici di Palazzo Te ha in programma una serie di incontri e conferenze nei luoghi del patrimonio giuliesco, ha spiegato il presidente Italo Scaietta. Tra le opere pubbliche fiorite attorno alle mostre anche il ripristino delle Pescherie di Giulio Romano, con presentazione dei lavori domani, mentre a dicembre sarà aperto al pubblico in modo permanente l’accesso al Rio. Per l’assessore regionale Stefano Bruno Galli dal Rinascimento presto in esposizione nasce la modernità politica, che si legge anche attraverso la gestione dei siti Unesco. Per il sindaco Mattia Palazzi gli eventi in essere rappresentano l’identità della città, elementi in grado di fare la differenza, come pure la riapertura della Torre della Gabbia. (Ilperf)