MANTOVA Presso la sede del Comitato Misto Paritetico Provinciale della Cooperazione Sociale, posta in Via
Cappello 5 a Mantova, Confcooperative, Legacoop, FP-CGIL, FP CISL e FISASCAT CISL, UIL FPL e
UIL-TUCS di Mantova sono giunte, dopo un percorso avviatosi alla fine del 2020, alla firma del Contratto
Integrativo Territoriale della provincia di Mantova.
L’accordo siglato si applica alle cooperative sociali operanti nel territorio della provincia di Mantova
anche se aventi sede legale presso altra provincia.
Circa 6.000 i lavoratori interessati (dato comprensivo di quelli occupati in cooperative di fuori
territorio -circa 2.000-): numero che dà la cifra dell’importanza di queste organizzazioni che
rappresentano un asse portante del sistema di welfare mantovano per il complesso di servizi che erogano
e gestiscono in ambito educativo, socio sanitario e di inserimento lavorativo di persone svantaggiate
Questo contratto è frutto di un positivo confronto avviatosi tra le parti, connotato da relazioni bilaterali che
sono venute a rafforzarsi a seguito della costituzione nel febbraio del 2020 del Comitato Misto Paritetico
Provinciale. Immediatamente dopo la costituzione dell’organismo le parti sono state impegnate nel
sostenere le cooperative che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali favorendo procedure
semplificate per la consultazione e l’esame congiunto delle informative preventive prodotte dalle stesse
cooperative per far fronte al blocco delle attività, e alle successive sospensioni e riduzioni di servizi in
gestione registrate per effetto della pandemia.
Il lungo percorso di confronto si è svolto sia su questioni di carattere normativo che su temi economici.
Tra i temi maggiormente dirimenti si sono definiti specifici accordi rispetto a modalità di calcolo dell’orario
prevedendone la mensilizzazione ed alla connessa disciplina dell’istituto della banca ore la cui
introduzione ed applicazione ha carattere sperimentale e sarà oggetto di monitoraggio da parte del
Comitato Misto Paritetico.
Sono, poi, stati affrontati temi riguardanti i cambi di gestione per i quali si è definita apposita procedura
e specifica modulistica, gli inquadramenti professionali, i tempi di vestizione, ed il riconoscimento del
rimborso chilometrico nel caso in cui l’operatore utilizzi per ragioni di servizio il proprio automezzo.
Ulteriore attenzione è stata riservata alla regolamentazione del cosiddetto lavoro agile o smart working,
alla definizione dei contingenti minimi in caso di sciopero, ai temi della formazione e
dell’aggiornamento professionale.
Sul piano economico è stato raggiunto un accordo che definisce la disciplina del nuovo Premio
Territoriale di Risultato (PTR) introdotto dall’ultimo rinnovo del CCNL (nel 2019), determinando il valore
massimo pari a 256 euro annui, oltre che le modalità di raggiungimento dei parametri e degli obiettivi di
carattere economico-gestionale che ne fanno scaturire il riconoscimento del relativo importo.
2 | P a g .
La prima erogazione legata a questo istituto è prevista nel settembre 2023, ma già da quest’anno, anche
al fine di determinare una mitigazione degli effetti della pandemia sul comparto, le parti hanno
convenuto l’erogazione di:
– 50 euro da parte di tutte le cooperative a maggio con le competenze del mese di aprile 2022,
– 50 euro a luglio con le competenze del mese di giugno per le cooperative che nel bilancio 2020
non hanno chiuso in perdita;
– ulteriori 50 euro saranno invece erogati a novembre con le competenze del mese di ottobre 2022
da parte delle cooperative con bilancio 2021 in utile.
Rispetto a tali componenti economiche i lavoratori hanno il diritto di fruire di strumenti di welfare sino ad
un valore massimo del 50% degli stessi importi.
Contestualmente alla sigla dell’accordo per il Contratto Integrativo Territoriale le parti hanno altresì
condiviso le conseguenti tabelle del costo del lavoro per il corrente anno 2022 e per il prossimo anno
2023.
Il contesto generale nel quale si colloca la Cooperazione Sociale è fortemente critico per il perdurare
della crisi economica, aggravata in questi ultimi anni dalla pandemia, che riduce le risorse nel sistema
del welfare Regionale, negli Enti Locali e nelle famiglie. Le condizioni oggettive del settore hanno
registrato negli ultimi anni una crescente difficoltà ad aver riconosciuta una remunerazione congrua ai
costi reali sostenuti con conseguente forte riduzione delle marginalità, unitamente al ricorso ad appalti al
massimo ribasso che favoriscono l’insediamento di cooperative spurie e non rispettose dei CCNL.
Le tabelle costituiranno, quindi, per le stazioni appaltanti il riferimento per la definizione delle basi d’asta
delle procedure che verranno bandite nonché per la rivalutazione dei corrispettivi attualmente riconosciuti
nell’ambito degli affidamenti e degli accreditamenti in corso.
Le tabelle oltre che come parte integrante del Contratto Integrativo Territoriale saranno depositate presso
il competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Mantova, ove ha sede l’Osservatorio Provinciale sul
lavoro nelle società cooperative, e successivamente trasmesse a tutte le stazioni appaltanti della nostra
provincia (enti locali, Aziende Speciali Consortili, istituti comprensivi, ATS, ASST). Anche grazie a questo
importante strumento continuerà in modo ancor più deciso lo sforzo congiunto al fine di rivendicare un
più giusto riconoscimento da parte delle committenze del valore e della qualità espressa dalla
Cooperazione Sociale che non può essere considerata strumento di compressione dei costi ma
organizzazione per la creazione di occupazione e di forme di lavoro e di impresa con forti connotati di
socialità