MANTOVA Qualcuno ha sentito distintamente delle voci che provenivano dal rimorchio di un camion proveniente dalla Romania e ha avvisato i carabinieri. Il mezzo pesante è stato intercettato dai militari in via Curie a Cerese di Borgo Virgilio e quando sono stati aperti i portelloni del rimorchio sono sbucati sei giovani profughi provenienti dall’Afghanistan, 4 dei quali sarebbero ancora minorenni. È successo ieri intorno alle 10.45 nei pressi di una ditta che commercia prodotti sanitari, rubinetti e altri accessori per i bagni, ciò che del resto trasportava anche il Tir su cui sono stati trovati i sei clandestini. A dare l’allarme sono state un paio di persone che avevano sentito delle grida e anche dei colpi provenire da un camion che stava procedendo lungo la via. Questi passanti hanno avuto subito la netta impressione che ci fosse qualcuno all’interno del rimorchio e hanno quindi dato l’allarme. Pochi minuti dopo arrivavano sul posto i carabinieri della stazione locale, che fermavano il camion e ordinavano all’autista di aprire il portellone del rimorchio. I sei giovani clandestini erano tutti in discrete condizioni considerando che erano chiusi in quel rimorchio che trasportava accessori per bagni dalla sua partenza in Romania alcuni giorni fa, anche se uno di loro accusava qualche linea di febbre. In ogni caso venivano fatti scattare tutti i protocolli per casi del genere in particolare per il contenimento della diffusione del Covid. I sei afghani, sono poi stati portati in questura per gli accertamenti del caso. Stando a quello che hanno dichiarato in presenza di un interprete quella dalla Romania all’Italia è stato solo l’ultima tappa di un viaggio iniziato da circa un mese. I sei hanno inoltre detto di non avere mai avuto alcun tipo di contatto con l’autista che era alla guida del mezzo. Dal canto suo l’autotrasportatore rumeno ha detto ai carabinieri di essere all’oscuro del fatto che stava trasportando dei clandestini; ciò non gli eviterà una denuncia per violazione delle leggi sull’immigrazione. Episodi del genere non sono una novità soprattutto nel periodo a ridosso delle festività natalizie. Spesso questi “viaggi dei disperati” terminano nell’aera di servizio Po Est dell’A22, dove di solito i profughi che viaggiano in rimorchi e container vengono scaricati dagli stessi autotrasportatori. Il fatto che l’autista rumeno li avesse ancora a bordo potrebbe significare che proprio ne ignorasse la presenza se non se ne era… dimenticato.