MANTOVA Nella serata di sabato si presentava in questura accompagnato dal proprio avvocato di fiducia, M.G., 44enne italiano residente in città, il quale riferiva di essere venuto a conoscenza di un provvedimento di carcerazione a suo carico, emesso dalla Procura della Repubblica Generale di Trento, per i reati di truffa e spendita di denaro falso commessi nell’estate del 2012 nella città alto atesina, nonché per aver rifiutato di fornire le proprie generalità ad un pubblico ufficiale, sempre nello stesso periodo, nella città di Venezia. A seguito degli accertamenti effettuati dagli agenti della Squadra Volante tramite la consultazione della Banca Dati del Ministero dell’Interno, in effetti, nei confronti di M.G., pluripregiudicato per altri reati, tra i quali furto, danneggiamento, insolvenza fraudolenta e associazione a delinquere, risultava un “provvedimento di unificazione delle pene concorrenti per l’espiazione – in carcere – della pena di 4 anni e 2 mesi di reclusione”. Al termine di tutte le verifiche dovute del caso, M.G. veniva arrestato dalla Volante e immediatamente accompagnato alla Casa Circondariale di Mantova, ove dovrà scontare la pena disposta dall’Autorità Giudiziaria.