Elezioni amministrative 2020: il settebello per Mantova

Il passaggio di consegne Sodano-Palazzi cinque anni fa
Il passaggio di consegne Sodano-Palazzi cinque anni fa

MANTOVA Sette pretendenti alla poltrona di sindaco, quindici liste presentate e un’ondata di candidati pronti alla corsa per il dopo Palazzi.
Ieri a mezzogiorno è scaduto il termine per la presentazione delle liste e non si sono registrate particolari sorprese se non dal Movimento 5 Stelle, che ha presentato una propria lista a sostegno del candidato  Gloria Costani, in corsa con la lista Salute, Ambiente e Lavoro. Tutto il resto era stato ampiamente annunciato ed ora non resta che attendere il via libera da parte della Prefettura che controllera minuziosamente le liste prima di concedere il proprio benestare.
Dunque, sette candidati a sindaco:  Mattia Palazzi dovrà quindi difendersi dal centrodestra guidato dall’agguerrito  Stefano Rossi, in corsa con la civica Mantova Ideale, e sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.
Dopo una dura battaglia, che ha lasciato non pochi strascichi, il Movimento 5 Stelle si presenta al fianco dell’ambientalista Gloria Costani, mentre i fuoriusciti dal partito di Grillo si sono sparpagliati un po’ ovunque, ma con il solo  Michele Annaloro in grado di formare un propria lista civica “Grande Mantova” con la quale corre per la poltrona di sindaco. Una lista, questa, che abbraccia diversi ex iscritti al Movimento Cinque Stelle. A proposito di ex, anche  Giuliano Longfils si presenta al via con la romantica “Mantova nel cuore” (a proposito Graziella Zanini ha tenuto a sottolineare che è recentemente uscita da Confcommercio) a caccia di un posto in prima fila nella politica mantovana. Parlando di civiche, uno dei primi a scendere in campo è stato  Sergio Olivieri con la sua Viva Mantova, che candida Roberto Biasotti e si propone come la vera civica di Mantova e dei mantovani.
A differenza di Potere al Popolo rimasto al palo dopo il tira e molla con la Costani, Rifondazione Comunista ha invece serrato le fila riuscendo in extremis ad allestire una propria lista con Cesare Battistelli come candidato primo cittadino. Giustizia sociale, salvaguardia dell’ambiente e partecipazione dei cittadini nell’amministrazione locale sono i punti forti che dovrebbero invogliare l’elettorato a votare.
Infine Palazzi sostenuto da cinque liste con la Lista Gialla che potrebbe spostare equilibri interni importanti. Non manca la tradizione con Partito Democratico e i renziani di Italia Viva, dopo di che un pot-pourri con “Per Mantova”, che annovera figli e figliastri dei Verdi e Sinistra Italiana, e i riformisti di “manTua”, orchestrati da Alberto Grandi.
E quindi? Quindi buona campagna elettorale a tutti e che vinca come sempre il migliore. Per Mantova e per i mantovani.