MANTOVA Associazione eQual e Potere al Popolo Mantova intervengono sul tema della riqualificazione dell’area di San Nicolò a Mantova. È di poche settimane fa la notizia che 6,5 milioni di euro arriveranno a Mantova dal Decreto Ristori per riavviare il vecchio progetto di Mantova Hub nel distretto di San Nicolò. È oggettivo che negli anni qualcosa sia andato storto: il completamento della riqualificazione che doveva essere ultimata tra il 2019 e il 2020 per un costo di 18 milioni di euro, parzialmente coperti dal “Bando Riqualificazione Periferie” del governo Renzi, slitta al 2027 e con un costo complessivo che ha superato i trenta milioni di euro.
Quasi cinque anni fa si susseguivano gli eventi per presentare la proposta di riqualificazione da 90.000mq realizzata in poche settimane dall’Archistar Stefano Boeri per essere candidata al bando. In più occasioni l’associazione eQual fece presente che un’opera così grande e su un’area dal complesso valore storico, oltre a dover essere economicamente sostenibile, aveva bisogno di tempo per essere progettata con cura, basandosi sulle esigenze della città e mediante l’apporto dei cittadini. Si era al tempo del renzismo in cui il “fare” e in “fretta” prevaleva sui più ragionevoli “se fare” e “come”. Il guitto fiorentino è tramontato e si spera anche un certo modo di plasmare la politica.
Ora è necessario impedire che il progetto finisca con l’arenarsi pieno di debiti sulle rive del lago: per questo i movimenti chiedono al Comune di recuperare quella partecipazione mancata dall’inizio, a cominciare dall’istituzione di una Commissione ad hoc. È arrivato il momento di voltare pagina per non trovarci tra dieci anni con opere incompiute e nuovi problemi economici.