Comune, qualche Paperone ma nessuna è più Cenerentola

MANTOVA E venne il giorno di giocare a carte scoperte. Per tutti i pubblici amministratori la legge impone di rendere pubbliche le proprie dichiarazioni dei redditi, con tanto di beni mobili e immobili. Un obbligo normativo che viene rubricato come “amministrazione trasparente”, forse in nome della vecchia “glasnost” che accompagnò la “perestroika” gorbacioviana.
Ecco quindi le rendicontazioni apparse ieri sull’albo pretorio del Comune, che invero non esibiscono alcunché di sorprendente rispetto agli anni addietro, confermando appena l’assunto che, tolti alcuni “Paperoni”, nella squadra di giunta di via Roma non ci sono più le proverbiali “Cenerentole” con le vesti rattoppate. Basta la sola indennità di carica per sindaco, vicesindaco, assessori e presidente del consiglio per mantenere uno status più che decoroso. Le indennità annue per gli assessori si aggirano attorno ai 32mila euro lordi; quelle del vice superano di poco i 40mila, e quella del primo cittadino si porta sino a sfiorare i 57mila.
Nessuna sorpresa sul primato, che anche nelle dichiarazioni dei redditi del 2022 tocca a Iacopo Rebecchi, che somma alla gratifica assessorile quella principale di avvocato, arrivando quasi a 170mila euro. Lo segue il farmacista Nicola Martinelli, che tra l’esercizio commerciale di Lunetta e l’indennità in Comune mette in cumulo quasi 125mila euro. Più distanziato il vicesindaco Giovanni Buvoli, commercialista, che quasi porta al raddoppio con la professione il più che decoroso emolumento della carica istituzionale.
Per tutti gli altri assessori invece, fatte salve Chiara Sortino (unica a regime part time) e Alessandra Riccadonna, non ci sono entrate extra da lavoro autonomo o dipendente. La sola fonte di reddito rimane quella dell’assessorato, comunque generoso (oltre 2mila euro netti al mese, per ora), tenuto conto che su di essi non ricade alcuna vera responsabilità personale, come invece avviene per i sindaci, uniche figure di riferimento per i nostri codici penali e civili.