MANTOVA L’intenzione è buona, ma a quanto pare contrasta troppo con gli interessi degli esercizi pubblici che con le macchinette mangiasoldi riescono a ricavare più di quanto non ottengano dal Comune in termini di incentivi e altri sgravi. L’operazione “Slot free” messa in campo da via Roma nel 2024 non ha infatti reso granché, e la rendicontazione fatta dall’Ica, società concessionaria da parte dell’ente delle tasse di occupazione del suolo pubblico, ha registrato per l’anno appena concluso solo 957,39 euro di mancate entrate. Nemmeno mille. Facile fare i conti. Dal momento che il Comune, aderendo alla campagna anti-macchinette, concede sgravi su Cosape e Tari a bar e pubblici esercizi che rinuncino a posizionare le slot, si evince dai numeri delle mancate entrate dell’Ica che solo pochissimi sono stati i locali disposti a sacrificare le proprie entrate da gioco in ragione dei benefici compensativi: una forma di guadagno pur lecita, ma produttrice di criticità sociali.