Ndrangheta: un 56enne mantovano fra i 13 arrestati dalla Dda di Brescia

MANTOVA  –  C’è anche un 56enne originario di Mantova fra le 13 persone arrestate dalla Guardia di Finanza e dai Carabinieri del Ros di Brescia nell’ambito di un’indagine sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel territorio bresciano. Si tratta di Renato Galante, attualmente residente a Bergamo, titolare di un’impresa edile. Dalle indagini di Guardia di Finanza e Carabinieri, coordinate dal Pm della Dda di Brescia Teodoro Catananti, è emersa l’esistenza di un’organizzazione criminale radicata sul territorio bresciano e bergamasco e dedita alla commissione di reati fiscali. Grazie ad un imprenditore bergamasco, nel frattempo morto di Covid, operante nel settore edile, il gruppo criminale avrebbe creato un’articolata frode fiscale e riciclato denaro. L’importo delle fatture per operazioni parzialmente inesistenti supera gli 11 milioni di euro, con relativi prelievi di contante che sfiorano i 10 milioni di euro. Gli indagati sono 42 e il gip ha disposto l’arresto in carcere nei confronti di Umberto Bellocco, detto “Chiacchiera”, già condannato in via definitiva per l’inchiesta bresciana ‘Nduja (2005) e nipote dell’omonimo capo storico della cosca rosarnese deceduto nel 2022, considerato l’elemento di vertice dell’organizzazione in Lombardia; Francesco Mercuri, Antonio Macrì, Natale Rullo, Pasquale Rullo, Rocco Bellocco, Maria Serafina Nocera, Francesco Fiumara, Francesco Benito Palaia, Umberto Cristello, Michele Zerbini, Reddi Pievani, Daniele Rota, Mariano Cosentino e Renato Galante. Arresti domiciliari per Giovanni Borgia. Secondo le indagini lo schema era il seguente: una società cartiera emetteva a favore di un’impresa utilizzatrice una fattura, ad esempio da 100 euro. Di questi 75 erano destinati al pagamento della manodopera, 15 erano il corrispettivo per l’organizzazione criminale per il servizio fiscale fornito, mentre i restanti 10 venivano restituiti all’imprenditore. Questo formalmente dichiarava costi per 100 euro, ma ne sosteneva in realtà per 90 senza farsi carico di oneri contributivi e assistenziali.