MANTOVA Aveva venduto servizi pubblicitari per conto di alcuni centri commerciali mantovani. Fin qui nulla di strano se non fosse stato che nessuno aveva dato a lui alcun mandato per effettuare dette transazioni commerciali. Per il reato di truffa era così finito alla sbarra un 52enne originario della provincia di Napoli ma all’epoca dei fatti a lui contestati residente ad Acquanegra sul Chiese. La vicenda risale a sei anni fa: secondo l’impianto accusatorio il sedicente agente di marketing aveva prima proposto e quindi contrattualizzato ad una dozzina di potenziali clienti la vendita di specifici spazi pubblicitari per contro dei centri commerciali virgiliani a loro volta del tutto ignari di dette operazioni promozionali. Una volta incassato il denaro poi il 52enne era sparito rendendosi di fatto irreperibile di fronte alle pressanti richieste di chiarimenti avanzate dagli inserzionisti raggirati. Da lì era scattata l’indagine delle forze dell’ordine. Ieri mattina l’epilogo giudiziario della vicenda: al termine dell’istruttoria dibattimentale il giudice Beatrice Bergamasco, accogliendo la richiesta avanzata dal pubblico ministero, ha ritenuto l’imputato responsabile dei reati a lui ascritti e per questo lo ha condannato ad un anno, tre mesi e quindici giorni di reclusione oltre al pagamento di una multa da 850 euro. A suo carico è stata infatti riconosciuta la recidiva specifica e la continuazione del reato.
Finte inserzioni pubblicitarie, stangato sedicente promoter
Truffa aggravata