MANTOVA Nella mattinata di domenica scorsa gli Agenti della Volante impegnati nel controllo del territorio – avvisati da un cittadino che aveva notato, mentre stava transitando in via Trincerone, alcune tracce di pneumatici sull’erba bagnata che conducevano ad un pioppeto – nel corso di una perlustrazione nella zona segnalata hanno rinvenuto il trattorino falcia-erba oggetto di furto perpetrato la scorsa settimana da D. F. – pluripregiudicato quarantaduenne residente al Campo Nomadi, ora in carcere accusato di numerosi fatti analoghi, la cui azione criminale, condotta in collaborazione con un complice, era stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza – ai danni del “Tennis Club”.
L’attrezzo, che si trovava occultato tra gli arbusti nei pressi del pioppeto indicato dal cittadino che aveva effettuato la segnalazione, rinvenuto in apparente in buono stato, al termine degli accertamenti di rito è stato riconsegnato ai responsabili del Circolo tennistico.
Il prosieguo delle indagini, condotto dagli uomini della Polizia Scientifica che subito dopo il furto erano intervenuti nei locali del Circolo per effettuare i rilievi di competenza, ha consentito, dapprima, di rilevare una impronta digitale utile per la comparazione, lasciata da uno dei due delinquenti sulla porta a vetri interna che conduce agli Uffici amministrativi; quindi – a seguito della comparazione della stessa con quelle dei pregiudicati locali che solitamente hanno “collaborato” con D. F. nella commissione degli innumerevoli episodi criminali che lo hanno visto protagonista nel corso del tempo – di individuare il complice di quest’ultimo nella persona di R. L. B., romeno di 24 anni, anch’egli già tristemente noto alle cronache locali: solo qualche giorno fa, infatti, costui era stato fermato di notte da una pattuglia della Polizia in Valletta Valsecchi, in compagnia di una cittadina tunisina di 22 anni, anch’essa pluripregiudicata, mentre si aggirava con fare sospetto con uno zaino contenente due tronchesini occultati in un calzino. Per questo motivo R. L. B. era stato denunciato alla Autorità Giudiziaria per possesso di arnesi atti allo scasso, ed a suo carico il Questore della Provincia di Mantova Paolo Sartori aveva emesso un Foglio di Via Obbligatorio con obbligo di rientro a Modena, dove risulta tuttora ufficialmente residente.
Costui, pertanto, dovrà ora rispondere alla Giustizia anche per il furto commesso in complicità al Tennis Club in complicità con D. F..