Giovani dalle grandi ambizioni Ingegneria, Medicina e volontariato

MANTOVA Si va verso la chiusura della prima settimana degli esami orali per quanto riguarda la maturità di quest’anno.
Tra progetti e sogni si riesce sempre di più a capire in che direzione andranno le generazioni future.
Francesca Boccola, classe 5BU del liceo delle scienze umane “Isabella D’Este”, con la sua amica Sara Catania , non si nasconde: “E’ andata bene, mi hanno lasciato parlare e cercavano di aiutarmi durante i momenti morti… Cosa vorrei fare da grande? Scienze politiche, mi piace stare a contatto con le persone e ho delle idee che vorrei mettere in pratica”.
Contrariamente, la sua compagna ha in mente un percorso decisamente diverso: “A me invece piacerebbe lavorare con l’intelligenza artificiale, per questo ho deciso di entrare nella facoltà di ingegneria dei sistemi medicali a Verona”.
C’è chi le idee non solo le ha molto chiare, ma si è già messa all’opera per riuscire a realizzarle: “Faccio teatro da quattro anni, è una passione che mi travolge, e sto cercando di entrare nell’accademia teatrale D’Amico a Roma” racconta Alessandra Bonavigo, studentessa della classe 5CG del Carlo D’Arco.
Al contrario, la sua compagna di classe Anna Bonfante ha deciso di mettersi subito a lavorare per ottenere i propri risparmi: “Quest’estate mi metto a fare servizio civile e forse nel tempo libero posso andare a trovare la mia amica (Alessandra B. che ha l’alloggio a Roma, ndr) poi dovrei avere un contratto per un’azienda a Piacenza, sempre nell’ambito della grafica. Devo ammettere però che il mio sogno è di fare un’esperienza di volontariato in Africa, come hanno fatto alcuni miei amici e che mi hanno raccontato essere bellissima”.
La scuola e il percorso affrontato, come affermano anche Anna B. e Alessandra B., prepara ad ogni scelta che si vuole intraprendere, ma Kevin Montanari, della 5AG sempre della sezione di grafica, non la pensa allo stesso modo.
“Io il Carlo D’Arco lo consiglierei, però avrei preferito che la formazione fosse più solida ed approfondita, perchè a livello lavorativo di grafica c’è molta competizione”.
C’è chi invece il proprio percorso degli studi non l’ha per niente apprezzato, forse per qualche antipatia nata con i professori. Veronica Lasagna, della classe 5A del Classico, condivide: “Tornassi indietro non lo rifarei mai. L’ho vista una scuola molto chiusa mentalmente da parte degli insegnanti, anche se devo ammettere che il livello di preparazione è molto alto”.

Sessanta minuti di dialogo davanti ad una commissione che ti mette alla prova, sembrano non finire mai. Non è certo questo il caso di Alice Gavioli, classe 5CCH dell’istituto Tecnico Enrico Fermi, che detiene un tempo record di prova di circa mezz’ora.
“Mi hanno tenuto pochissimo per il fatto che il ragazzo prima di me è stato dentro molto più del dovuto, meglio così” – “Voglio fare Medicina, sono sempre stata ispirata dal corpo umano e il poter aiutare il prossimo, ho già fatto il Tolc ma ne farò un altro, spero di essere presa a Padova”.
Gabriele Conte