MANTOVA – Borsette, marsupi e borsellini vari, ma anche occhiali da sole più o meno griffati, orologi senza disdegnare monetine dimenticate sul cruscotto e altri oggetti di valore per tanto effimero che questo possa essere; tutto fa spaccata. In questa estate post-lockdown (per i pessimisti siamo invece già al pre-lockdown-bis) uno dei reati più frequenti tra quelli registrati a Mantova è quello del furto su auto in sosta. Ormai in città rubano di tutto; basta dimenticare qualcosa nell’abitacolo, anche di scarso valore, per fare entrare in azione il ladruncolo che casualmente passando per la via rompe il finestrino e arraffa tutto quel che si può. Il vero guaio è che i ladruncoli in questione non vanno troppo per il sottile: che nell’abitacolo qualcuno abbia lasciato un paio di occhiali da sole o un paio di euro non fa differenze: vale sempre la pena di fare una spaccata, inutile perdere tempo prezioso a forzare portiere e deflettori magari facendosi notare per bene da qualcuno per strada. Che poi le vie della città siano ormai in gran parte sorvegliate dalle telecamere ai ladri non sembra importare granché. Quello che interessa loro è arraffare tutto ciò che trovano. Spesso sembrano furti messi a segno in maniera molto casuale, ma in realtà la dinamica risponde a una logica precisa. I malviventi sembrano passare la maggior parte della giornata in giro per le vie di città alla ricerca dell’auto da svaligiare, e come dice un vecchio adagio, “chi cerca trova”.