MANTOVA Nel corso degli anni era giunto ad aver intestate ben 239 autovetture tuttavia mai vendute benchè non fossero veicoli da collezione ma più semplicemente mezzi dal valore di mercato molto basso. Tuttavia buona parte di questi mezzi, invece di essere potenzialmente esposti per la vendita, in realtà erano in circolazione sull’intero territorio nazionale e di fatto nella piena disponibilità di terze persone, intenzionate a rimanere occulte, al fine di poter mascherare i propri spostamenti, evadere le tasse e non preoccuparsi di pedaggi autostradali o multe di autovelox, oppure anche per commettere reati e rendere più difficili le attività di indagine da parte delle forze di polizia. Un modus operandi fatto oggetto, negli ultimi due anni, delle indagini svolte dalla sezione radiomobile dei carabinieri di Mantova, in collaborazione con diversi comandi dell’Arma di tutta Italia e di alcune virtuose polizie locali; accertamenti investigativi che alla fine hanno consentito di raccogliere una notevole quantità di informazioni sui reali utilizzatori e proprietari “di fatto” di questi veicoli “fantasma” e giungere quindi al sequestro, ai fini della confisca, di circa un centinaio di auto radiate inoltre dal Pubblico Registro Automobilistico (Pra). Nei guai è così finito G.N., 83enne parrucchiere residente nel capoluogo virgiliano e con attività secondaria (quantomeno sulla carta) proprio quella del prestanome circa la compravendita di autoveicoli, denunciato per i reati di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato continuati. Oltre al deferimento, nei suoi confronti è stato altresì richiesto all’autorità giudiziaria l’emissione del blocco anagrafico sia su di lui quale persona fisica che sulla società di cui risulta titolare, impedendogli così l’acquisto di nuove vetture e la contestuale cancellazione dal Pra, per intestazione fittizia, delle rimanenti 139, la cui caccia da parte degli uomini dell’Arma prosegue in tutt’Italia.